All’asta 15 speciali barrique di uno dei vini più amati in tutto il mondo: Barolo En Primeur è la vetrina dell’eccellenza italiana
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Il barolo di Grinzane
L’asta si svolgerà presso il Castello di Grinzane Cavour, sede dell’Enoteca regionale Piemontese e residenza storica di Camillo Benso, Conte di Cavour, negli anni in cui fu Sindaco del Comune di Grinzane. Il prezioso Barolo che andrà all’asta è stato prodotto proprio dalle uve della celebre vigna Gustava, nei pressi del Castello.
Il Barolo è il vino più amato al mondo
Le barrique all’asta contengono vini che saranno molto diversi, come nella migliore tradizione dei vitigni italiani che hanno conquistato il mondo. Alcune botti contengono uve provenienti da viti di oltre cinquant’anni fa, altre uve più giovani. Quale che sia l’età delle preziose viti di Grinzano, per Antonio Galloni “il Barolo, con i Borgogna, è il vino più amato al mondo”.
All’asta 15 barrique di Barolo
All’asta 15 barrique di Barolo, ancora in affinamento, della vendemmia del 2020. Da ognuna delle barrique da collezione, verranno ricavate circa 300 bottiglie, che saranno pronte nel 2024 e che saranno numerate e arricchite da un’etichetta creata per l’occasione dall’artista Giuseppe Penone.
Barolo di Rinaldi, tra i più ricercati dai collezionisti
Intervistato da Il Gusto, di Repubblica, Galloni afferma che ci sono pochi vini del mondo che riescono ad essere così diversi e ricchi” come il Barolo, e il fatto che dalle botti da collezione nasceranno vini completamente diversi è parte importante del valore che tutto il mondo riconosce ai vitigni italiani. Galloni, che supervisionerà l’asta da New York, è convinto che siano proprio l’artigianalità e la storicità tipiche dei vigneti italiani a rendere i nostri vini tra i più ricercati dai collezionisti di tutto il mondo.
Barolo di Mascarello, tra i più importanti al mondo
L’Italia, nelle parole dell’importante critico, “è un posto baciato dal Cielo”. I vini più importanti per i collezionisti restano i Borgogna, ma per Galloni “il Barolo non è molto dietro soprattutto per certe etichette: penso a Monfortino, Bartolo Mascarello, Giuseppe Rinaldi, Burlotto, vini arrivati a essere considerati tra le stelle di tutto il mondo”. A rendere prestigiosi i grandi rossi italiani è l’artigianalità, che in vitigni come il Barolo trova un’indiscutibile eccellenza.
Da qualche tempo gli indici dei vini pregiati sono in forte ascesa, stando ai dati di Liv-ex, la più grande piattaforma di vendita e trading di vini al mondo. Insieme allo Champagne, sono italiani i vini che dominano la classifica delle etichette più scambiate in valore nel 2020, con Sassicaia, Tignanello e Barolo in cima alle preferenze dei collezionisti di tutto il mondo.
Al rosso piemontese è dedicata Barolo En Primeur, una grande asta che si svolgerà in contemporanea a Grinzano, nel Castello che fu dimora di Camillo Benso, e a New York: qui, in collegamento da Christie’s, parteciperà anche Antonio Galloni, celebre critico enologico e CEO di Vinous, che a ‘La Repubblica’ ha detto: “I vini più importanti sono i Borgogna, ma il Barolo non è molto dietro soprattutto per certe etichette”.
L’iniziativa nasce a scopo benefico e prevede la devoluzione di parte del ricavato a progetti no-profit nell’ambito della ricerca e della salvaguardia del patrimonio culturale.
Ad andare all’asta non bottiglie, bensì intere barrique di uno speciale Barolo ottenuto dalle uve della vigna Gustava, che si estende intorno al Castello di Grinzane e che appartenne allo stesso Conte di Cavour.