Viaggio con Dante, Pasolini e Montale nell'Italia dei parchi letterari
Domenica 22 ottobre i luoghi narrati da poeti e scrittori italiani verranno valorizzati dalla terza giornata dei parchi letterari
Lasciarsi avvolgere dalle bellezze del paesaggio rievocando i versi dei più grandi autori della letteratura italiana. Le abitazioni, i panorami e i luoghi resi immortali da poeti e scrittori italiani saranno aperte e accessibili gratuitamente. 16 gli itinerari realizzati lungo tutto l’arco della penisola per ripercorrere idealmente i passi dei grandi autori italiani che hanno saputo narrare, con parole dense di bellezza e significato le meraviglie del territorio.
Da Dante e Boccaccio, da Manzoni a Carducci, senza dimenticare Montale Petrarca e D’Annunzio, i parchi letterari ricordano le sensazioni, percezioni ed emozioni che i colossi della letteratura italiana hanno percepito e riversato in opere eterne e immortali. Molte dei capolavori della letteratura sono state ambientate in luoghi che la giornata dei parchi letterari intende valorizzare. La bellezza dei panorami amalgamata all’eternità dei versi.
Il progetto dei parchi letterari, nato più di 25 anni fa, perduto per lungo tempo e recuperato da poco, intende proprio far riscoprire e valorizzare la bellezza di quei luoghi dell’anima. I Colli Euganei di Foscolo e Zanzotto, la Maremma di Carducci, ma anche il comune di Pico in Ciociaria raccontato da Tommaso Landolfi, Aliano di Carlo Levi, lì dove è stato ambientato il celebre “Cristo si è fermato ad Eboli”, ma anche i paesaggi dell’Irpinia dove Francesco De Sanctis, critico letterario e ministro dell’Istruzione, organizzò un viaggio alla scoperta dell’entroterra campano. La Matera di Albino Pierro. E poi ancora Grazia Deledda a Galtellì, in provincia di Nuoro dove venne ambientato “Canne al Vento”. Senza poi dimenticare l’ Ostia dove Pier Paolo Pasolini trovò la morte.
«Sono gioielli paesaggistici – precisa Stanislao De Marsanich, presidente della rete dei Parchi Letterari – a volte borghi molto piccoli, fra i 300 e i 2.500 abitanti, ma degni di essere riscoperti nelle loro straordinarie risorse artistiche, botaniche, materiali, agro-alimentari, territori che vanno sostenuti e conservati, valorizzati anche grazie alla memoria dei grandi scrittori che vi nacquero o vi trovarono ispirazione».
Ma lo sterminato patrimonio letterario italiano dà possibilità di aumentare e approfondire ancora i numerosi altri luoghi narrati e rievocati dai letterati italiani.
Ecco una lista dei parchi letterari italiani e gli scrittori che hanno tratto ispirazione dai panorami e le suggestioni che aleggiano in questi luoghi dell’anima d’Italia.
- Gabriele D’Annunzio – Anversa degli Abruzzi (L’Aquila)
- Albino Pierro – Tursi (Mt)
- Carlo Levi – Aliano (Mt)
- Federico II – Melfi
- Isabella Morra – Valsinni
- Francesco De Sanctis – Avellino
- La Terra di Dante – Ravenna e Firenze
- Pier Paolo Pasolini – Ostia
- Tommaso Landolfi – Pico (Fr)
- Montale e le Cinque Terre – Monterosso a Mare (La Spezia)
- Alessandro Manzoni e il Parco Adda Nord – Trezzo d’Adda (Milano)
- Grazie Deledda – Galtelli (Nu)
- Giuseppe Antonio Borgese – Polizzi Generosa (Pa)
- Giuseppe Giovanni Battaglia – Aliminusa (Pa)
- Pier Maria Rosso di San Secondo (Caltanissetta)
- Giusuè Carducci – Castagneto Carducci (Livorno)
- Francesco Petrarca e dei Colli Euganei (Padova)
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