Tuscia, i borghi da visitare e i prodotti tipici da gustare
Alla scoperta della Tuscia, una zona ricca di suggestivi borghi da visitare e di prodotti tipici da gustare: ecco luoghi e sapori da non perdere
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Sutri
Il borgo di Sutri ha origini antichissime risalenti all’età del bronzo, ma la sua importanza è cresciuta, in particolare, a partire dal periodo della dominazione etrusca. Sono tante le testimonianze del passato, dall'anfiteatro romano completamente scavato nel tufo alla necropoli etrusca costituita da decine di tombe ricavate anch’esse nel tufo, passando per le mura, il mitreo poi trasformato in Chiesa (dedicata alla Madonna del Parto) e il Duomo di origine romanica.
Proceno
Il borgo di Proceno è nato su un colle alle falde nord-occidentali dei Monti Volsini, a 70 chilometri da Viterbo. Secondo la leggenda è stato fondato da Porsenna. L'aspetto è medioevale con la Rocca, i torrioni e le sue torri da cui è possibile scorgere un panorama unico che va dal Monte Amiata e da Radicofani, fino alla Valle del Paglia.
Civita Castellana
Il borgo di Civita Castellana, ricco di necropoli e santuari, domina uno sperone di roccia di tufo dai pendii scoscesi. Distante 65 chilometri da Roma, è il centro più popoloso e attivo del basso viterbese. In qualità di capitale del popolo italico dei Falisci, Civita Castellana ha acquisito un alto livello di civiltà già nell’epoca preromana. Tra i luoghi da visitare spicca il Duomo del 1210 e il Forte Sangallo, che ospita il Museo Nazionale dell’Agro Falisco. Gli amanti delle passeggiate possono camminare lungo la via Amerina, antico sentiero romano perfettamente conservato che attraversa il territorio degli antichi Falisci.
Civita di Bagnoregio
Civita di Bagnoregio, inserita tra i "borghi più belli d'Italia" dal 'Telegraph', è arroccata su una collina di tufo ed è raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale. Nel mondo è famosa con il nome di "città che muore", perché rischia di scomparire per sempre a causa dell'erosione. Ciò nonostante, è la prima località europea per crescita della popolazione turistica e suscita da sempre grande interesse per la sua collocazione suggestiva e unica.
Calcata
Calcata, a meno di 50 chilometri sia da Roma che da Viterbo, è famosa come "il borgo degli artisti". Abbandonato dagli inizi del Novecento, questo luogo ha poi attratto numerosi artisti. Con meno di mille abitanti, ospita oggi associazioni culturali, convegni, concerti, spettacoli teatrali e mercatini per lo shopping. Le sue stradine tortuose sono vietate alle automobili e offrono spesso un'incredibile vista sulle forre di tufo.
Vitorchiano
Vitorchiano è un piccolo borgo medievale vicino a Viterbo, adagiato su un banco di roccia a strapiombo sui fossi profondi che sono stati scavati dai fiumi. In questa località è possibile ammirare anche un Moai, la caratteristisca scultura dell'Isola di Pasqua.
Tuscania
Tuscania è un borgo dalle origini antichissime, con testimonianze riconducibili all'Età del Bronzo. Le leggende mitologiche più accreditate sulla sua origine attribuiscono la fondazione ad Ascanio, figlio di Enea, o a Tusco, figlio di Ercole. Tra i luoghi da visitare c'è la Chiesa di San Pietro, location di tanti film tra cui l'"Armata Brancaleone" e "Romeo e Giulietta" di Zeffirelli.
Bolsena
Bolsena è un borgo sul lago omonimo, a due ore da Roma e a 30 chilometri da Viterbo. Qua si pratica vela, pesca sportiva, canoeing, immersioni, trekking, mountain biking e passeggiate a cavallo. Nel centro storico spiccano il cinquecentensco Palazzo Cozza Crispo (oggi Palazzo del Drago) e la Fontana di San Rocco, la cui acqua è ritenuta miracolosa.
Coregone di Bolsena
Il Coregone, anche conosciuto col nome di Lavarello, è un pesce d’acqua dolce tipico del Lago di Bolsena. Generalmente si cucina alla brace o ai ferri, ma può essere anche cotto al forno o preparato alla mugnaia.
Asparago verde di Canino
L'Asparago verde di Canino si presenta con un colore verde brillante ed è privo della parte bianca più dura e fibrosa. Per questo, dal momento che può essere mangiato per intero, è conosciuto anche col nome "mangiatutto".
Farro del Pungolo di Acquapendente
Il Farro del Pungolo di Acquapendente è un alimento ricco di proteine e sali minerali, fonte di fibre, magnesio e potassio. Può essere utilizzato nelle insalate e nelle minestre, abbinato con legumi e verdure. Come farina si può usare per la preparazione di pane, crackers o altri prodotti da forno.
Castagna dei Monti Cimini
La Castagna di Monti Cimini è ottima da mangiare da sola, ma può essere anche utilizzata come farina per preparare dolci e altre pietanze. Si distingue per la polpa dolce e per la buccia che si stacca facilmente.
La Tuscia è uno dei luoghi più suggestivi del Centro Italia. Con questo nome si intende il territorio abitato in antichità dagli Etruschi, conosciuti proprio come Tusci. Durante il Medioevo, col nome di Tuscia si indicava l’Etruria e la Toscana, mentre oggi questo nome fa riferimento ai territori dell’Alto Lazio e delle aree confinanti di Toscana e Umbria, che si estendono su tutta la provincia di Viterbo, per uno spazio di circa 3612 kmq raccolti in 60 comuni diversi.
Quest’area è caratterizzata da borghi suggestivi, a cui è stata dedicata anche una puntata di “4 Hotel”, la trasmissione di Sky Uno con Bruno Barbieri. Inoltre, non mancano alcuni prodotti tipici tutti da gustare.
Ecco i borghi più caratteristici e i sapori da non perdere della Tuscia.