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A Treviso ha aperto il primo ristorante per diabetici d'Italia

A Treviso il primo ristorante italiano per diabetici: il Plenus Bistrò, situato nel centro storico della città, con un menù adatto a chi soffre di diabete 1.

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A Treviso è stato aperto il primo ristorante italiano per diabetici: si tratta del Plenus Bistrò, situato nel centro storico della città. Adesso chi è affetto di diabete di tipo 1 potrà godersi un pranzo o una cena in perfetta tranquillità, senza rinunciare al piacere del gusto o ad una libera uscita con gli amici.

Il menù è stato sviluppato in maniera tale da permettere ai diabetici di tenere sotto controllo i carboidrati ingeriti e, quindi, di potersi regolare di conseguenza con l’assunzione di insulina. Per ogni piatto, infatti, sono indicate tutte le informazioni utili ai diabetici per contare il numero di carboidrati presenti nel pasto che hanno intenzione di consumare. Accanto alla lista delle pietanze servite è stata inserita una tabellina riportante questi valori, a cui gli chef hanno lavorato seguiti dalla dietista Elisa Zonta.

Il Plenus Bistrò è il primo ristorante per diabetici aperto in Italia, ma è il secondo locale nel trevigiano ad aver pensato ai clienti che sono affetti da questa patologia. In zona, a Castelfranco Veneto, si trova infatti anche il Fraccaro Caffè, locale che ha elaborato il proprio menù tenendo conto – come il ristorante di Treviso – delle esigenze di chi soffre di diabete 1.

L’approccio ad un menù d1abfriend è nato sotto la spinta dell’associazione Onlus Nastrino Invisibile (associazione di giovani trevigiani con diabete), che si è fatta promotrice di un’iniziativa volta a sensibilizzare locatori e ristoratori in merito all’argomento. Il problema, come è stato spiegato, è che ormai i diabetici riescono a gestire l’assunzione dell’insulina tranquillamente a casa ma, di fatto, riscontrano delle difficoltà quando si ritrovano a mangiare fuori.

Una semplice pizza in compagnia degli amici, dunque, potrebbe creare non pochi disagi a chi soffre di diabete 1. Consultando i menù dei ristoranti, non sempre è facile risalire alla quantità di carboidrati che si stanno assumendo e, di conseguenza, diventa complicato per un diabetico conoscere a priori come compensare quel pranzo o quella cena con la giusta quantità di insulina.

Per questo motivo l’obiettivo dell’associazione è oggi quello di coinvolgere sempre più ristoranti e locali in questa iniziativa che, oltretutto, potrebbe avere dei risvolti economici positivi interessanti.

Offrire un servizio come questo facilita la vita di molti diabetici ma, facendo un discorso puramente imprenditoriale, finisce anche con l’allargare la cerchia dei propri clienti. Chi per motivi professionali o personali sceglie di pranzare o cenare fuori, se è affetto da diabete 1 o se è in compagnia di un diabetico, sarà più propenso a scegliere un posto dove il menù è d1abfriend piuttosto che andare altrove.

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