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Cosa vedere a Predoi, il comune più a nord d’Italia

Piccola perla dell'Alto Adige, il borgo di Predoi è il comune più a nord d'Italia: scopriamo le sue bellezze e la natura incontaminata che lo circonda

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L’Alto Adige è una terra ricca di bellezze tutte da scoprire: montagne imponenti fanno ombra a piccoli borghi deliziosi, immersi in una natura incontaminata. Una delle sue perle più suggestive è Predoi, un grazioso paesino montano che cela un primato: si tratta infatti del comune più a nord d’Italia, a due passi dal confine con l’Austria.

Un viaggio tra le meraviglie dell’Alto Adige non può proprio prescindere da una visita a Predoi. Il borgo, seppur piccolino, è uno scrigno di splendidi edifici storici e di panorami incredibili. Nei dintorni si possono ammirare tante altre attrazioni: paesini incantevoli, riserve naturali e cascate spumeggianti. Partiamo allora per un tour a Predoi e nelle sue vicinanze.

Tappa 1 – Il borgo di Predoi

Se volete vivere l’Alto Adige più autentico, la Valle Aurina è la meta ideale. Qui il tempo sembra davvero non essere trascorso: la natura è incontaminata, i piccoli paesini conservano inalterate le tradizioni delle popolazioni alpine e tutt’intorno le vette montuose si ergono imponenti verso il cielo, tra le più alte d’Italia. È nel punto più a nord della regione (e di tutto lo Stato) che potrete trovare il borgo di Predoi, piccolo gioiellino incastonato nel cuore della vallata.

Le sue casette sorgono all’ombra del Picco dei Tre Signori, una delle cime più importanti di tutta la regione. Tra fitti boschi e pascoli lussureggianti, spuntano qua e là deliziosi edifici che ricordano da vicino le architetture tipiche del Tirolo. Una delle vostre prime tappe non può che essere la Chiesetta di Santo Spirito (nella foto in basso), costruita nel ‘400 sui resti di una cappella medievale, secondo lo stile tardogotico. Il piccolo campanile rosso che punta verso il cielo è davvero suggestivo.

Passeggiando tra le stradine del borgo, non è difficile imbattersi in anziane donne che praticano una delle arti più diffuse di queste zone: il ricamo a tombolo. Ma non è certo questa l’unica tradizione di Predoi. Il paese ospita un’antichissima Miniera di Rame, ampiamente sfruttata già dalla preistoria, come testimoniano numerosi ritrovamenti. Seppur ormai chiusa da decenni, rivive nel Museo delle Miniere che ospita i tanti manufatti rinvenuti nelle cave.

Per gli amanti del trekking, impossibile lasciarsi sfuggire l’opportunità di visitare quello che è davvero il punto più a nord d’Italia. Stiamo parlando di Fonte della Roccia, piccola frazione di Predoi: altro non è che un delizioso villaggio di malghe, attraversato dal torrente Aurino. Vi si arriva solo camminando, ma è un’esperienza che merita davvero un piccolo sforzo.

Cosa vedere a Predoi:

  • la Chiesetta di Santo Spirito;
  • il Museo delle Miniere;
  • il villaggio di malghe di Fonte della Roccia.

Tappa 2 – Il parco naturale Vedrette di Ries-Aurina

Il viaggio non si conclude certo a Predoi. Nei suoi dintorni ci sono tantissime bellezze da ammirare, sarebbe davvero un peccato lasciarsele sfuggire. È il caso, ad esempio, del parco naturale Vedrette di Ries-Aurina: istituito nel 1988, conta una superficie di oltre 30mila ettari ed è il luogo ideale per immergersi completamente nella natura. Qui il paesaggio spazia dalle maestose vette alpine delle Vedrette di Ries ai graziosissimi laghi alpini, come quello di Anterselva.

Uno degli itinerari di trekking più affascinanti nel parco naturale è quello che conduce alla Malga Kumpflalm, per poi raggiungere la splendida cascata Klammbach. Il sentiero, di difficoltà non troppo elevata, parte da Anterselva di Mezzo e attraversa bellissimi boschi, da cui si aprono incantevoli scorci sull’intera vallata e sulle montagne circostanti. La cascata è un tuffo roboante incastonato tra le rocce, che si può ammirare da un punto panoramico del percorso, in tutta sicurezza.

Tra i tesori più spettacolari dell’Alto Adige ci sono anche le cascate di Riva di Tures (nella foto in basso), anch’esse facilmente raggiungibili a piedi. Tre sono i salti d’acqua che qui si gettano tra le rocce, dando vita a spumeggianti laghetti e tortuosi torrenti. Le cascate si trovano nel territorio di Campo Tures, che è un borgo davvero suggestivo. Se avete ancora un po’ di tempo a disposizione, non perdete l’occasione per visitare il suo splendido Castello di Tures, fortezza medievale su cui grava una leggenda tremebonda: pare infatti che tra le sue mura si aggiri ancora lo spettro di una giovane contessa, uccisasi per un amore impossibile.

Cosa vedere nel parco Vedrette di Ries-Aurina:

  • il lago di Anterselva;
  • la cascata Klammbach;
  • le cascate di Riva di Tures;
  • il Castello di Tures.

Tappa 3 – Il lago di Neves e il Gran Pilastro

L’ultima tappa di questo viaggio a Predoi e dintorni non può che toccare una delle bellezze naturali più affascinanti dell’Alto Adige. Il lago di Neves (nella foto in basso) è uno splendido bacino d’acqua di montagna, situato ad oltre 1.800 metri di altitudine. Si tratta in realtà di un lago artificiale, originato dalla diga costruita negli anni ’60, tuttavia si fonde talmente bene con il paesaggio circostante da non avere nulla da invidiare a un lago naturale. Lo si può raggiungere in auto, tramite una ripida stradina che in inverno è spesso bloccata dalla neve.

Per godere del panorama incontaminato della Valle dei Molini, dove si trova il lago di Neves, potreste però rinunciare alla strada carrabile e concedervi una lunga camminata che parte dal paesino di Lappago. Il sentiero, che si percorre in circa un’ora, è immerso nella vegetazione lussureggiante e all’improvviso si apre sul panorama mozzafiato del bacino, circondato dalle montagne.

Dopo aver trascorso un po’ di tempo in pieno relax sulle sponde del lago, ammirando il paesaggio bellissimo e recuperando le forze, i più avventurosi possono procedere verso le vette più alte della regione. Un’escursione davvero suggestiva è quella che conduce al Gran Pilastro, montagna situata al confine tra Italia ed Austria. Con i suoi oltre 3.500 metri d’altitudine, offre un panorama da sogno. Per arrivarci, tuttavia, è necessario avere un po’ d’esperienza: molti tratti sono davvero impegnativi, soprattutto dove si incontra il ghiacciaio del Gran Pilastro.

Cosa vedere:

  • il lago di Neves;
  • il borgo di Lappago;
  • il Gran Pilastro.

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