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Il mistero delle caprette "vip" trovate morte ad Anacapri

È giallo sulle caprette "vip" che vivevano sui pendii del Monte Solaro e che ora sono state trovate morte ad Anacapri forse perché avvelenate

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Diverse caprette che vivano libere nell’Isola di Capri sono state trovate morte forse perché avvelenate. Alcuni abitanti avevano già richiesto che le capre fossero trasferite ad un apposito centro mentre altri apprezzavano la loro presenza e volevano tenerle. Queste caprette, inoltre, erano diventate delle vere celebrità dato che avevano anche fatto da comparse in un film del regista Mario Martone.

Anacapri, il mistero delle caprette trovate morte

Le capre sono un animale che da secoli abitano alcune zone dell’Isola di Capri e sono in particolar modo diffuse nel territorio cittadino di Anacapri. La loro secolare presenza ha fatto sì che il comune di Anacapri scegliesse di mettere proprio una capra nello stemma comunale. Per questo in molti si sono stupiti della spaventosa scoperta fatta da alcuni turisti che scendevano dal Monte Solaro lungo il sentiero di Cetrella. Qui, infatti, sono stati trovati morti i cadaveri di ben 22 caprette. Il Monte Solaro, alto quasi 600 metri, è considerato da molti la terrazza panoramica di Capri dato che permette di scorgere una bellissima vista sull’isola e sul Golfo di Napoli. Proprio nel territorio del Monte Solaro vivevano da anni delle caprette selvatiche che erano diventate anche un’attrazione turistica. Tuttavia negli ultimi tempi gli animali erano stati messi al centro di un acceso dibattito.

Secondo alcuni le capre causavano la caduta di massi dalla montagna e in più si cibavano della flora del posto e per questo era stato proposto di trasferirle presso un centro zoologico. Secondo altri, invece, dovevano rimanere. Per evitare l’allontanamento delle caprette molti abitanti erano insorti e avevano anche lanciato una petizione. Ora molte delle capre sono state ritrovate morte. In seguito alla denuncia di ritrovamento degli animali sono cominciate le indagini della Polizia Municipale di Anacapri che ha subito contattato il personale dell’ASL Napoli 1. Gli esperti veterinari dell’Istituto Zooprofilattico di Portici, così, hanno potuto prelevare i cadaveri e ora provvederanno ad eseguire tutti le analisi per capire le cause della morte. Tra le prime ipotesi in circolazione c’è quella dell’avvelenamento ma gli esperti fino ad ora non si sono sbilanciati.

Le caprette protagoniste del film “Capri Revolution”

Le caprette di Anacapri erano state anche riprese mentre vagavano tra i pendii del Monte Solaro dal regista italiano Mario Martone che le aveva così rese protagoniste del suo film “Capri Revolution”. Il film è uscito nel 2018 e ha ricevuto diversi riconoscimenti. Martone, regista e co-sceneggiatore, ha dichiarato che per questa pellicola si era ispirato alla vicenda storica della comune creata a Capri dal pittore tedesco Karl Wilhelm Diefenbach nel Novecento.

La storia di “Capri Revolution”, infatti, parla proprio di una giovane comunità di artisti e creativi nordeuropei che decide di stabilirsi sull’isola di Capri e qui formare una comune. Una giovane ragazza del posto, Lucia, che, come lavoro, fa la guardiana di capre si rivela interessata e curiosa verso questo gruppo di ragazzi il cui stile di vita era davvero lontano dal suo. Lucia, infatti, viveva ancora con la famiglia (madre, due fratelli e padre malato) ed era analfabeta. I ragazzi della comune, invece, praticavano nudismo, erano vegetariani e ricercavano il contatto con la natura selvaggia. Per questo Lucia comincia prima solo a spiarli e poi ad interagire con loro. La pellicola racconta, quindi, l’evoluzione del rapporto tra la giovane e i membri di questa comunità. “Capri Revolution” era anche in concorso alla 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

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