Il Museo del Nocevento di Milano raddoppia col ponte di cristallo
Il Museo del Novecento di Milano raddoppia il suo spazio espositivo grazie al progetto del ponte che unisce le due torri gemelle dell'edificio.
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Il Museo del Novecento raddoppia con il ponte di cristallo
Il progetto vincitore del Concorso Internazionale di Progettazione Novecentopiù, indetto nel corso del mese di dicembre dal Comune di Milano per il raddoppio del Museo del Novecento, uno degli spazi più suggestivi della città, è stato quello presentato dall'architetto Sonia Calzoni insieme a Pierluigi Nicolin, Giuseppe di Bari, Bruno Finzi e Ferdinando Aprile.
Il Museo del Novecento raddoppia con il ponte di cristallo
La proposta vincitrice del Concorso internazionale di progettazione Novecentopiù è stata scelta con le seguenti motivazioni: "il progetto è apprezzabile per la maturità e consapevolezza con cui tiene ampio conto delle esigenze museali e dei relativi servizi, valorizzando la preesistenza architettonica, il contesto urbano e garantendo il carattere pubblico e la permeabilità del piano terra del Secondo arengario. La proposta presenta caratteri di concreta realizzabilità rispetto agli obiettivi del bando legati all'integrazione della fruizione museale del complesso degli arengari".
Il Museo del Novecento raddoppia con il ponte di cristallo
Lo studio ha presentato due soluzioni: una prevede la presenza della passerella, mentre l'altro è senza. La scelta toccherà a Palazzo Marino insieme alla Soprintendenza. L'obiettivo comune è quello di unire i due edifici che allo stato attuale sono di fatto separati: uno solo ospita il Museo del Novecento. L'unione porterà a raddoppiare lo spazio espositivo di uno dei musei più importanti d'Italia.
Il Museo del Novecento raddoppia con il ponte di cristallo
L'opzione più scenografica è quella che presenta un passeggio aereo a quasi venti metri di altezza da terra, fissato direttamente alle colonne laterali dei due edifici. La passerella è costituita da una trave reticolare fissata direttamente alle colonne laterali esistenti degli edifici. Questo tipo di intervento è completamente reversibile e studiato per non spezzare la vista della Torre Martini dall'Ottagono della Galleria.
Il Museo del Novecento raddoppia con il ponte di cristallo
La seconda soluzione, realizzabile anche in presenza della passerella aerea, prevede la trasformazione di via Marconi in un atrio esterno del museo in diretto contatto con la città, una piazza-cortile in relazione con piazza Duomo. Lo spazio andrebbe a raccogliere tutte le funzioni di passaggio e di scambio tra i due edifici, così da attuare in ogni caso la ricomposizione dei due arengari in un unico organismo. In questo caso la fruizione museale delle sale del Secondo arengario avverrebbe dal basso verso l'alto.
Il Museo del Novecento raddoppia con il ponte di cristallo
L'obiettivo del progetto è quello di raggiungere una sintesi architettonica tra i due edifici gemelli del Museo del Novecento di Milano, in modo tale da formare un unico organismo in grado di raddoppiare lo spazio espositivo. Entrambe le soluzioni del progetto confermano il principio di valorizzare la distinzione tra i quattro piani destinati alle zone espositive e museografiche e gli spazi del basamento.
Il Museo del Novecento raddoppia con il ponte di cristallo
Il progetto è stato commentato così dal Sindaco di Milano Giuseppe Sala: "Il Museo del Novecento raddoppia e diventa unico - ha dichiarato Sala - Dieci anni e mezzo dopo la sua apertura il museo conquista il secondo Arengario, occupato fino a oggi da alcuni uffici comunali. Un'espansione architettonicamente esemplare che permetterà la nascita di un moderno e spettacolare complesso espositivo dedicato all'arte contemporanea".
Il Museo del Novecento di Milano raddoppia con un ponte di cristallo che unisce i due arengari: è stato presentato il progetto del concorso indetto dal Comune insieme a un piano che prevede il collegamento a terra.
Quello che verrà realizzato sarà un ponte di cristallo leggero e quasi invisibile, sorretto da un gioco di specchi per unire le due torrette gemelle del Museo del Novecento, senza andare a tagliare la prospettiva che sfiora il Duomo e senza disturbare lo sguardo.