National Geographic celebra le meraviglie di Milano e Lombardia
La nuova guida di National Geographic omaggia la Lombardia inserendo 11 luoghi di interesse da non perdere tra cui il Cenacolo e Crespi d'Adda
La guida sulle meraviglie Unesco di National Geographic omaggia Milano: il Cenacolo di Leonardo da Vinci viene inserito nel prestigioso progetto stampato in più di 30 lingue e letto da oltre 50 milioni di lettori ogni mese. L’opera di Leonardo si inserisce tra gli 11 siti lombardi segnalati da National Geographic nella nuova guida dedicata alle meraviglie Unesco.
Il Cenacolo di Da Vinci
Tra le meraviglie Unesco premiate dal National Geographic tanto da finire in una guida stampata in 30 diverse lingue c’è il Cenacolo Vinciano. Il quadro raffigurante l’Ultima Cena è senza dubbio uno dei capolavori rinascimentali di Leonardo ed è conservato presso il Santuario di Santa Maria delle Grazie. L’opera è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1980; la tutela non si ferma alla sola tela ma anche alla chiesa e al convento domenicano adiacente.
Il quadro di Leonardo Da Vinci è forse uno tra i più famosi al mondo e grazie anche al restauro e ai lavori di manutenzione continua ad incantare i turisti di tutto il mondo che arrivano fino a Milano per poterlo ammirare dal vivo. Tra le curiosità legate al Cenacolo Vinciano c’è la scoperta di quello che Leonardo ha utilizzato come punto di fuga, la scoperta è stata fatta in fase di restauro quando gli studiosi hanno potuto ritrovare il residuo del piccolo foro.
Il villaggio operaio di Crespi d’Adda
Per la seconda bellezza premiata da National Geographic ci si sposta il confine tra la provincia di Milano e quella di Bergamo; il villaggio operaio di Crespi d’Adda nasce nell’omonimo paese per dare dimora ai lavoratori dell’industria tessile. Nonostante oggi non sia più utilizzato con l’intento originario, il paese è ancora abitato e conserva un fascino senza tempo. Il villaggio operaio sorto verso la fine dell’800 ha numerosi punti di interesse da visitare; primo tra tutti l’antico lavatoio conservato perfettamente ma ci sono anche la villa padronale realizzata nel 1893 e le numerose case operaie che si intervallano alle ville dei dirigenti.
Mantova
Diventata Patrimonio Unesco dal 2008, Mantova è il 42esimo sito assegnato all’Italia. La zona premiata da National Geographic è certamente il centro storico dove è possibile seguire quello che viene denominato il percorso del principe.
Sabbioneta
Anche Sabbioneta è senza dubbio un sito Unesco da non perdere secondo National Geographic. La zona del centro storico in cui spicca il Teatro all’antica è di altissimo prestigio.
Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane della Val Camonica
Tra le meraviglie inserite nella guida di National Geographic anche il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane della Val Camonica istituito nel 1955 e diventato Patrimonio Unesco nel 1979. Qui è possibile tornare indietro nel tempo scoprendo le incisioni preistoriche e protostoriche protette.
Museo del Violino di Cremona
Tra le mete segnalate nell’itinerario delle meraviglie Unesco lombarde sulla guida di National Geographic troviamo il Museo del Violino di Cremona; una tappa imperdibile per gli appassionati di musica.
Sacro Monte di Varese
Tra i patrimoni Unesco lombardi di valore c’è il Sacro Monte di Varese; inserito nel 2003 tra i patrimoni mondiali dell’umanità appartiene al gruppo dei nove Sacri Monti della zona del Piemonte e della Lombardia.
Palafitte del lago di Ledro
Un tuffo indietro nel tempo nel sito Unesco delle Palafitte del Lago di Ledro; l’area archeologica con museo permette di scoprire gli antichi insediamenti umani.
Insediamento longobardo di Castelseprio
Nella guida National Geographic è consigliato anche l’insediamento longobardo di Castelseprio dove è possibile ammirare le rovine medievali del Castrum e il parco archeologico.
Ferrovia retica del Bernina
Tra i patrimoni Unesco lombardi c’è la Ferrovia retica del Bernina, nota ai più con il nome di “trenino rosso”. National Geographic consiglia ai viaggiatori di scoprire il tragitto che congiunge Tirano alla Valtellina raggiungendo poi la Svizzera.
Mura veneziane di Bergamo
Dal 2017 patrimonio Unesco, le mura veneziane di Bergamo fanno tornare indietro nel tempo. Originarie del XVI secolo vantano 14 baluardi, 2 piani e ben 4 porte di cui la San Giacomo, apprezzata per la vista panoramica.