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Mangiare giapponese a Milano: i 5 ristoranti migliori

Non solo sushi e sashimi: la cucina giapponese è molto di più. Ecco quali sono i 5 migliori ristoranti a Milano in cui degustarla

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Iyo – Taste Experience

Unico ristorante di sushi che, a Milano, può vantare una stella Michelin, Iyo – Taste Experience (in via Piero della Francesca 74) è stato aperto nel 2007. Qui, Michele Biasoni conduce la cucina mentre – sul banco sushi – troviamo Haruo Hichikawa. Se si viene per la prima volta, si può avere una panoramica della sua offerta culinaria scegliendo il menù Omakase faccio “Iyo”, 8 portate a discrezione dello Chef. Tra gli altri piatti imperdibili, sushi e sashimi fatti a regola d’arte e specialità come il “Butterfly Ebi”, gambero viola di Sant’Antioco scottato in padella e servito con carote multicolore marinate in dashi e aceto di riso, estrazione di carota gialla, zenzero e sansho fresco, con cappero di Pantelleria candito. Tra i piatti di carne, quaglia di Nuoro, manzo italiano e tagliata di manzo giapponese. Perché il punto forte dell’Iyo – oltre all’ambiente elegante e alla pregiata carta dei vini – è proprio la contaminazione tra sapori giapponesi e sapori italiani.

Izu – Japanese Creative Experience

In Corso Lodi 27, Izu – Japanese Creative Experience è il regno di Jin Hu, che ha saputo conquistare la clientela con la sua cucina giapponese rivisitata. In un ambiente chic e industriale – coi mattoni grezzi, le travi a vista e le enormi lampade nere -, vengono serviti sushi e sashimi, specialità a base di pesce e di crostacei e portate principali di grande estro. Tra i secondi di pesce, troviamo il Black Cod (branzino cileno al forno in salsa saikyo miso) e il Lobster 5 Essence, astice al salto ai pepi selvatici di montagna; tra i secondi di carne, il filetto di manzo Angus caramellato al sesamo (o servito con ciliegino, bacelli di soia e funghi shitake) e il pregiatissimo manzo Kobe cotto su pietra lavica. Il lounge bar prepara deliziosi cocktail con cui accompagnare la cena.

Mini Moo

In piazza Amendola 1, il Mini Moo – già dal nome – annuncia un’esperienza esclusiva. Con materie prime di elevatissimo livello (il pesce, freschissimo e pescato, arriva ogni giorno dal mercato locale), propone una versione eclettica della cucina giapponese, con una grande attenzione non solo al gusto ma anche alla composizione del piatto. Rispetto a molti altri ristoranti giapponesi, in accompagnamento al sushi non viene servita la salsa di soia ma una salsa speciale a base di ter, sak, zucchero di canna e Mirin (preparata dallo Chef) e – dal 2005 – oltre al riso bianco viene utilizzato per alcune preparazioni anche il riso nero.

Wicky’s Wicusine Seafood

Nato in un villaggio privo di illuminazione, Wicky Priyan ha studiato alla luce delle candele. Nel suo ristorante di corso Italia 6, Wicky’s Wicusine Seafood, ha ricreato le sensazioni che viveva da piccolo, quando la luna si rifletteva csull’acqua e tutto era magico: c’è la luna, c’è il suono dell’acqua, c’è il cielo stellato. La cornice perfetta, per gustare una cucina che nasce dal rapporto speciale con gli ingredienti, e con lo studio delle loro origini. Qui si può cenare su di un lungo tavolo di marmo nero, che ospita fino a 8 commensali e che si trova nella parte posteriore del ristorante, nel regno dello Chef. Oppure in sala (con 20 posti a sedere), o nel privé (con 8 posti, perfetto per eventi privati). Si può ordinare uno dei quattro menù degustazione, oppure scegliere dalla carta specialità come il Sushi Milanese o il merluzzo nero.

Basara

Con un ristorante a Venezia, uno a Porto Cervo e due a Milano (in via Tortona e in corso Italia), Basara – sushi pasticceria è una vera istituzione. Il suo è uno stile anticonformista, diverso da quello del classico ristorante giapponese: aperto dall’ora di colazione, il Basara di via Tortona offre al mattino la tradizionale colazione all’italiana; a pranzo, piatti leggeri per una pausa pranzo veloce; durante il pomeriggio, dolci preparati dai pasticceri con una selezione di tè e di caffè. All’ora dell’aperitivo, il locale si trasforma mediante l’uso di pannelli scorrevoli e arredi mobili, e diventa il posto perfetto per gustare una cena giapponese rivisitata dallo Chef Hiro.

 

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