Ferdinandea, l'isola che non c'è della Sicilia
Ferdinandea, l'isola del Canale di Sicilia, emersa e poi scomparsa, che portò Francia, Inghilterra e Sicilia sull'orlo della guerra
L’isola che non c’è esiste e si trova nel Canale di Sicilia, tra Sciacca e Pantelleria. Si chiama “Ferdinandea”, ma nel corso dei secoli ha avuto molti altri nomi: Giulia, Nerita, Corrao, Hotham, Graham, Sciacca. Adesso è nascosta agli occhi dei naviganti, coperta dai flutti siciliani, ma nel 1831, data della sua ultima emersione, fece capolino tra le acque, suscitando l’interesse internazionale. Il minuscolo lembo di terra vulcanica, per quanto piccolo, fu visto da molte potenze straniere come un eccezionale punto strategico, sia per scopi commerciali che militari.
L’isolotto vulcanico di appena 4 km quadrati era un “insula in mari nata”, isola nata nel mare, ritenuta occupabile da chi per primo vi avesse posto piede. L’ammiraglio Percival Otham, della marina militare britannica, prese possesso dell’isola il 24 agosto suscitando l’ira del Regno delle Due Sicilie. La neonata isola provocò l’interesse anche della Francia che mandò un brigantino per la ricognizione. Geologi e naviganti d’oltralpe, impegnati nella missione, rinominarono l’isola “Iulia” innalzando sul piccolo lembo di terra del Mediterraneo la bandiera tricolore francese. Ferdinando II di Borbone, irato per l’intromissione straniera nelle acque siciliane, mandò la corvetta bombardiera “Etna” e pose sulla terra appena emersa la bandiera borbonica. Tre vessilli per un pugno di terra, tre potenze a contendersi pochi metri quadrati che portarono l’Europa sull’orlo di un conflitto bellico. A risolvere l’intricata matassa ci pensò l’instabilità dell’isola, frutto di un’eruzione sottomarina che l’aveva portata alla luce nel mese di giugno e che nell’arco di qualche mese venne nuovamente inghiottita dalle onde. L’8 dicembre 1831 dell’isolotto conteso non c’era già più traccia. L’azione erosiva delle onde e il collasso del materiale emerso la fecero sparire. Quell’isola contesa e desiderata si trova oggi a 6 metri di profondità ed è conosciuta come il Banco Graham.
I recenti studi effettuati dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno scoperto che “Ferdinandea” fa parte di un sistema di vulcani sottomarini molto sviluppato. L’isola è uno dei coni accessori del vulcano sottomarino Empedocle, un gigantesco edificio vulcanico che ha molto in comune con l’Etna, il più noto vulcano della Sicilia.
D’altronde la comparsa dell’isola è stata già documentata al tempo delle guerre puniche e le cronache parlano del fenomeno anche nel XVII secolo. Un’isola che con il suo comparire e scomparire ha alimentato miti e leggende e pagine di letteratura di Jules Verne e Andrea Camilleri.