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Cambia il confine tra Italia e Svizzera: cosa è successo e perché

Botta e risposta tra Roma e Berna sul nuovo confine tra l'Italia e la Svizzera: perché è cambiato, cosa è stato annunciato e cosa succederà ora

Pubblicato:

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Il confine tra Italia e Svizzera ha subito un cambiamento significativo a causa di un fenomeno naturale sempre più frequente: lo scioglimento dei ghiacciai. Le autorità italiane e svizzere stanno negoziando un accordo per regolare questo nuovo scenario geopolitico, che ha acceso un dibattito delicato tra i due paesi.

Perché è cambiato il confine tra Italia e Svizzera

L’accordo sul nuovo confine tra Italia e Svizzera, sebbene non ancora completamente ratificato, si colloca in un contesto dove le dinamiche climatiche stanno avendo un impatto sempre più visibile sulle frontiere naturali delle Alpi. Le tensioni tra i due paesi sono emerse principalmente per l’importanza turistica ed economica di queste aree, specie nella zona del Cervino.

Il confine tra Italia e Svizzera, che segue tradizionalmente il crinale montuoso, ha subito uno spostamento dovuto alla progressiva fusione del ghiacciaio Teodulo sul Cervino. La fusione del ghiaccio ha infatti modificato la conformazione delle vette, spostando la linea di confine verso l’Italia di circa 100-150 metri.

Il cambiamento dovuto al riscaldamento globale ha portato a un’inattesa conseguenza: strutture come il Rifugio Guide del Cervino, che si trovavano precedentemente in territorio italiano, stanno ora per essere inglobate nel territorio svizzero.

Le autorità svizzere hanno approvato unilateralmente una nuova frontiera, basandosi su un accordo del 2008 che permetteva modifiche minori in caso di cambiamenti climatici, ma solo con il consenso delle parti. L’Italia  sta valutando attentamente le implicazioni di questo spostamento e, soprattutto, come potrebbe influenzare le attività economiche locali, soprattutto quelle legate al turismo alpino.

L’accordo tra Italia e Svizzera per la rettifica del nuovo confine

Il recente spostamento del confine è stato formalizzato dalla Svizzera il 27 settembre. “Il Consiglio federale ha approvato la firma della convenzione concernente la rettifica dei confini tra Svizzera e Italia”, è scritto sul comunicato inviato da Berna e pubblicato su ‘La Repubblica’. “Il processo di approvazione della convenzione è attualmente in corso in Italia. Quando le due parti l’avranno firmata, la convenzione sarà pubblicata e la rettifica sarà messa in atto”.

La Svizzera ha dichiarato che non saranno forniti ulteriori dettagli fino a quando l’accordo non verrà ratificato anche dall’Italia. Tuttavia, alcune informazioni sono già emerse, come riportato da Swisstopo, l’Istituto topografico svizzero, e dalla stampa svizzera, che ha pubblicato una mappa non ufficiale del nuovo confine. Questo documento evidenzierebbe cambiamenti significativi fino a 150 metri attorno ad alcune vette, come Testa Grigia e Plateau Rosa.

Il governo italiano non ha ancora ratificato l’accordo. È stata espressa la volontà di mantenere le attività economiche presenti sul versante italiano, comprese quelle legate al turismo e agli impianti sciistici. La Farnesina ha specificato che “L’accordo del 2008 non si applica tuttavia alle attività antropiche, per le quali si rende necessario un accordo specifico di volta in volta negoziato”, si legge.

Le preoccupazioni italiane riguardano, in particolare, il Rifugio Guide del Cervino, che potrebbe trovarsi totalmente in territorio svizzero a seguito della ridefinizione. “Non sappiamo cosa ci succederà, non abbiamo notizie ufficiali”, dichiarano i gestori del rifugio.

Mentre il cambiamento climatico continua a ridefinire i confini naturali, il confronto diplomatico tra Italia e Svizzera prosegue, con la speranza che si possa raggiungere presto un accordo che tuteli gli interessi economici e territoriali di entrambe le nazioni.

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