Como come Venezia? Si pensa al biglietto d'ingresso
Venezia dal 2024 ha introdotto il ticket d'ingresso ed è un'iniziativa che ora vogliono replicare anche altre località colpite dal turismo di massa
Como nei prossimi mesi del 2024 potrebbe adottare, come ha già fatto la città di Venezia, un provvedimento che prevede il pagamento di un ticket di ingresso per i turisti. L’iniziativa è volta a meglio gestire il turismo di massa soprattutto nei periodi di maggiore afflusso.
Anche a Como si pensa di introdurre il biglietto d’ingresso
Nel 2023 è stato approvato il provvedimento dal Consiglio comunale di Venezia che prevede l’introduzione di un biglietto a pagamento per entrare in città. Il ticket riguarderà 30 giornate a partire dalla festività del 25 aprile e coinvolgerà anche altre date che durante il 2024 sono etichettate come “bollino nero”, vale a dire giornate particolarmente inflazionate. Il piano dell’amministrazione comunale sarebbe quello di colpire il turismo mordi e fuggi e i cosiddetti “turisti fantasma” ovvero quelli che soggiornano in strutture non autorizzate. Sulle orme di Venezia all’inizio 2024 anche un’altra ambita destinazione turistica ha deciso di prendere in considerazione un biglietto di ingresso: Como.
Il Lago di Como, infatti, specialmente negli ultimi anni è una destinazione che deve fare i conti con il turismo di massa. Il Lario è diventato una meta sempre più conosciuta ed è anche la scelta di molti vip come località per splendide ville e seconde case. Sono ottimi esempi di questo George Clooney che danni ha una villa a Laglio e i Ferragnez che hanno nel 2023 acquistato una villa a Pognana Lario. Il sovraffollamento turistico, però, è in parte generato anche dai contenuti di personaggi famosi e influencer come aveva documentato un reportage de La Stampa. Il quotidiano aveva parlato di “sovraffollamento da influencer e del loro indotto, il safari dei selfie”.
Questo sarebbe un fenomeno provocato da personaggi, più o meno noti, che grazie a foto e video pubblicati sui social attirano sempre più curiosi sul Lago. Questo ha causato anche molte lamentele da parte di turisti che denunciano mancanza di servizi o diversi “casi scontrini”, ovvero episodi in cui i visitatori lamentano di aver pagato prezzi troppo alti.
La richiesta di un ticket potrebbe magari risolvere una parte dei problemi che infliggono molti borghi della zona dove i residenti sono spesso esasperati dalla situazione. Gli introiti ricavati dal biglietto saranno usati per migliorare i servizi e il territorio in generale sia per i cittadini sia per i turisti.
D’altronde nella sponda lecchese del Lago di Como c’è già un borgo che ha sperimentato il ticket d’ingresso. Si parla della cittadina di Corenno Plinio, frazione di Dervio, che dal 2020 fa pagare un ticket d’ingresso di 5 euro. Solo nel 2023, stando a quanto riporta Il Giorno, sarebbero stati comprati 10mila biglietti.
Ticket di ingresso anche per visitare Tropea?
Non solo Como, a vagliare l’idea di un ticket d’ingresso è stata anche la città di Tropea, in provincia di Vibo Valentia. Affacciata sul Mar Tirreno, lungo la famosa Costa degli Dei, Tropea vanta un suggestivo centro storico situato su una rupe a strapiombo sul mare. Per il suo fascino è parte anche del circuito de “I borghi più belli d’Italia” e soprattutto in estate è un’ambita località balneare che richiama turisti ormai da tutto il mondo. Per questo motivo il sindaco della cittadina Nino Macrì starebbe pensando alla possibilità di introdurre un ticket ingresso.
Il primo cittadino ha parlato della cosa durante un’intervista rilasciata a Radio Cusano dove ha affrontato il fenomeno dell’over-tourism e degli effetti negativi che questo può causare. A soffrire maggiormente di questo sono le piccole, e spesso fragili, località come Tropea, che in estate sono meta del turismo di massa e raggiungono flussi ormai difficilmente gestibili.