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Quanti caffè si bevono in Italia e chi ne beve di più al mondo

Il caffè è apprezzato in tutto il mondo, ma qual è la nazione che ne consuma di più e, nello specifico, quanti se ne bevono in Italia? I dati

Quanti caffè bevono ogni giorno gli italiani? E quante tazze di caffè si consumano quotidianamente in tutto il mondo? E ancora: quali sono le nazioni che, a livello globale, registrano il consumo di caffè più alto?

A queste domande (e non solo) ha risposto un report dell’Area Studi Mediobanca, rilanciato da Sca Italy, associazione di categoria che si propone di supportare la filiera del caffè, creando una comunità globale, che mira a valorizzare il caffè di qualità mantenendo elevati gli standard e a rendere la catena del valore più sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che da quello sociale.

Quanti caffè bevono gli italiani

L’Italia, patria del caffè espresso, si colloca al settimo posto al mondo tra i Paesi che consumano più caffè: nel nostro Paese si contano 5,2 milioni di sacchi annui, 95 milioni di tazzine di caffè sorseggiate ogni giorno, pari a 1,6 in media per ogni abitante.

Nonostante la tradizione del “caffè al bar“, il consumo domestico di caffè in Italia raggiunge l’82% del totale, superiore alla media pari al 79% registrata nei Paesi dell’Unione Europea. La Gdo italiana canalizza oltre la metà dei volumi di caffè torrefatto venduti, con un ulteriore 20,6% veicolato dalla vendita al dettaglio tradizionale, dai negozi specializzati e dall’e-commerce. Il rimanente 25,2% è invece ripartito tra alberghi, ristoranti, caffetterie e catering (15,4%), distributori automatici e Office Coffee Service (9,8%).

Sempre restando all’Italia, da questo report, diffuso nel quadro di una guida allo Specialty Coffee, è emerso che l’esportazione di caffè torrefatto dall’Italia è aumentata del 12,9% lo scorso anno.

Dove si consumano più caffè al mondo

In termini pro-capite, sono i Paesi del Nord Europa a presentare i dati più alti: 4,4 tazzine di caffè quotidiane per la Finlandia, 3,2 per la Svezia e 2,6 per la Norvegia.

Ogni giorno, nel mondo, si consumano 3,1 miliardi di tazze di caffè e si stima che questo numero è destinato ad aumentare fino a raggiungere le 3,8 miliardi di tazzine giornaliere entro l’anno 2030.

Cos’è lo Specialty Coffee

L’associazione Sca Italy ha tenuto a sottolineare che la denominazione “Specialty Coffee” è nata negli anni Settanta negli Stati Uniti d’America per indicare il caffè nella sua massima espressione, selezionato con cura, frutto di una produzione realizzata in particolari condizioni di cura ambientali e climatiche, che conferiscono al caffè un aroma e un gusto unici.

Il caffè verde (cioè la materia prima ricavata) è successivamente tostato, secondo alcuni precisi e rigidi standard, allo scopo di esaltare tutto il suo potenziale aromatico. Lo Specialty Coffee deriva, perciò, da un lavoro minuzioso e prezioso, che vede coinvolti tutti gli attori di una lunga filiera, che nella maggior parte dei casi prende il via dal Sud America o dall’Africa, nelle piantagioni di caffè. Qui viene raccolto a mano e nasce la sua identità distintiva. Il caffè verde passa poi nelle mani dei compratori (i cosiddetti importatori o, nel gergo tecnico, crudisti) e in seguito in quelle dei tostatori e dei baristi. Il risultato finale è un caffè dal profilo sensoriale ricco e complesso, in grado di distinguersi per la sua superiore qualità.