Chi è Marco Ambrosino e perché è il miglior chef dell'anno
Marco Ambrosino è stato premiato come miglior chef dell'anno da Identità Golose grazie alla cucina innovativa che valorizza le tradizioni mediterranee
Marco Ambrosino è stato premiato come Miglior Chef dell’Anno dalla guida ‘Identità Golose’, un riconoscimento che celebra la sua maestria e l’impegno nel valorizzare le tradizioni mediterranee, perché a Sustànza, il ristorante di Napoli che guida, esprime un’identità culinaria forte e originale. Chi è lo chef dietro questo successo e qual è il percorso che lo ha portato fino a qui?
Perché Marco Ambrosino è il miglior chef dell’anno
L’assegnazione del titolo di Miglior Chef dell’Anno a Marco Ambrosino arriva come coronamento di un percorso fatto di ricerca e innovazione. Nato a Procida nel 1984, lo chef ha iniziato a muovere i primi passi nella ristorazione come lavapiatti nelle stagioni estive; da semplice lavoro stagionale, la cucina è diventata presto una vera e propria vocazione.
Dopo diverse esperienze in Italia e all’estero, tra cui uno stage al Noma di Copenaghen, Ambrosino ha affinato il suo stile unendo tecniche moderne a un profondo rispetto per le tradizioni mediterranee. Il suo lavoro si concentra su ingredienti semplici, interpretati con sensibilità e creatività.
“Lo premiamo per l’identità molto forte che esprime in ogni dettaglio, soprattutto nel menu.Un viaggio appassionato nelle tradizioni del Mediterraneo, fuori da ogni stereotipo” è la motivazione con cui la guida Identità Golose ha premiato lo chef, come riportato su ‘Ansa’.
Secondo Paolo Marchi, curatore della guida, Sustànza ha rappresentato il luogo ideale in cui Ambrosino ha potuto esprimere la sua completa maturità professionale: “È un traguardo straordinario che premia il nostro lavoro, non solo da Sustànza, ma in tutto il progetto di ScottoJonno”.
Le parole di Marco Ambrosino dopo il premio come miglior chef
Ricevere un riconoscimento così prestigioso, oltre a essere un traguardo personale, è anche il frutto di un lavoro collettivo. Come ha dichiarato lo stesso Marco Ambrosino, il premio è il risultato di un percorso condiviso con il team di Sustànza e con tutti coloro che credono nel suo progetto.
“Un ringraziamento speciale va a Identità Golose e alla proprietà di Scotto Jonno e Sustànza, nella persona di Luca Iannuzzi, per credere e assecondare i miei progetti, e a tutta la brigata di sala e di cucina per l’esperienza che ogni giorno costruiamo insieme” ha sottolineato lo chef, ringraziando la proprietà e il suo staff per il supporto costante.
Il lavoro di Ambrosino evidenzia l’importanza di uno spazio in cui la cultura gastronomica si intreccia con il territorio per creare una sinergia tra cucina, storia e innovazione. Situato nella Galleria Principe di Napoli, il ristorante Sustànza si distingue per una proposta gastronomica che unisce semplicità e ricerca. Il menu, ideato da Ambrosino, è un racconto del Mediterraneo attraverso ingredienti e tecniche che dialogano tra passato e presente.
Tra i piatti più rappresentativi c’è il Mischiato Potente, una combinazione di pane macerato, alici marinate, olio di nocciola, garum di verdure alla griglia e pasta artigianale di Gragnano. Un esempio perfetto della filosofia di Ambrosino: valorizzare materie prime umili e trasformarle in creazioni di grande raffinatezza.
Sustànza non è solo un ristorante. Il suo legame con il caffè letterario ScottoJonno, ospitato nello stesso edificio, arricchisce l’esperienza culinaria con eventi culturali, presentazioni di libri e incontri tra intellettuali, dà vita a un luogo che va oltre la ristorazione e che è un punto di riferimento per chi ama il buon cibo e la cultura.