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Bergamo e Brescia candidate insieme a Capitale della Cultura

Bergamo e Brescia, tra le città più colpite dal Coronavirus, hanno lanciato insieme la propria candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2023

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In uno dei momenti più difficili per il nostro Paese e il mondo intero, Bergamo e Brescia mettono da parte la loro rivalità storica e calcistica e si alleano per un obiettivo comune.

Le due città lombarde, tra i territori che hanno pagato il più alto tributo in termini di vittime e contagi per la pandemia di Covid-19, hanno lanciato insieme la propria candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2023.

I sindaci di Bergamo e Brescia, Giorgio Gori ed Emilio Del Bono, insieme ai rispettivi assessori alla cultura Nadia Ghisalberti e Laura Castelletti, stanno lavorando a un dossier condiviso, spinti dalla volontà unica di risollevarsi dal dolore e progettare un futuro sereno.

“Le città più ferite dall’epidemia si prendono per mano e scommettono sulla cultura per la loro rinascita. Un messaggio di fiducia che vorremmo condividere con tutto il Paese”, ha commentato su Twitter Giorgio Gori.

“Una candidatura dalla grande valenza simbolica per la Leonessa d’Italia e la Città dei Mille, colpite da una sofferenza comune”, gli ha fatto eco Emilio Del Bono su Facebook.

Dopo i tragici avvenimenti degli ultimi mesi, che hanno comportato la sospensione di quasi tutte le attività culturali, Bergamo e Brescia intendono ripensare la propria offerta a tutti i livelli, cooperando con il tessuto associativo e imprenditoriale, conservando e incrementando il proprio patrimonio, attirando i turisti e creando nuove opportunità di sviluppo e formazione.

L’idea di lavorare ad una candidatura condivisa a Capitale Italiana della Cultura è partita da Brescia ed è stata accolta con entusiasmo da Bergamo. In questi anni, Gori e Del Bono avevano già cercato di avvicinare le due realtà, attraverso collaborazioni nei settori della cultura, del turismo e della gastronomia.

Insieme ai propri assessori, i due primi cittadini lombardi hanno scelto questo momento della Fase 2 per annunciare un cammino comune, teso a delineare una nuova strada per la fruizione della cultura in Italia.

Dopo lo slittamento al 2022 delle candidature per il prossimo anno, annunciato dal ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e la riassegnazione a Parma del titolo di Capitale della Cultura anche per il 2021, Del Bono e Gori hanno giocato d’anticipo, proponendo le loro città per il 2023.

Nel frattempo, il progetto della candidatura di Bergamo e Brescia a Capitale Italiana della Cultura ha già incassato il primo sì da UBI Banca, che sarà partner dell’iniziativa sostenendo concretamente le istituzioni culturali delle due città.

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