Bagno Vignoni, un piccolo gioiello fra terme e fonti nel cuore della Val D'Orcia
Dalla "Piazza delle Sorgenti" ai mulini alimentati dalle acque termali, un viaggio per scoprire le meraviglie del borgo toscano che ha conquistato filosofi, santi e registi
Bagno Vignoni è un borgo che rappresenta un vero e proprio gioiello fra le terme e le fonti della Val D’Orcia, in provincia di Siena.
Uno scenario unico rende irresistibile il borgo di Bagno Vignoni, celebre grazie alla piazza d’acqua alimentata da una sorgente, conosciuta anche come “Piazza delle sorgenti”. L’acqua sgorga da una fonte che si trova a mille metri di profondità per risalire in superficie. La sua temperatura si mantiene costantemente sui 52 gradi, creando degli straordinari effetti scenografici, suggestivi soprattutto durante il periodo invernale, quando il caldo delle acque entra in contatto con il freddo dell’aria. Intorno alla celebre piazza d’acqua, sorge il borgo della provincia di Siena, costituito da case in pietra, botteghe di artisti ed artigiani, balconi fioriti e piazzette che fanno di Bagno Vignoni un luogo da cartolina.
Il borgo sorge nel cuore della Toscana, in mezzo al Parco Naturalistico Naturale della Val d’Orcia, grazie soprattutto alla vicinanza della via Francigena, l’antico percorso seguito dai pellegrini per recarsi in viaggio a Roma. A rendere suggestivo Bagno Vignoni, insieme alla “Piazza delle sorgenti”, sono gli antichi mulini alimentati dalle acque termali che possono essere visitati grazie ad una minuziosa opera di restauro.
Bagno Vignoni è celebre, inoltre, per gli illustri ospiti che l’hanno frequentata nel corso dei secoli. Lorenzo de Medici, ad esempio, era solito ritirarsi presso le terme di Bagno Vignoni per curarsi e studiare immerso nel verde delle colline toscane. Oltre a Lorenzo “Il Magnifico”, anche Santa Caterina da Siena si recava spesso a Bagno Vignoni per raccogliersi in preghiera solitaria. A lei è dedicato il loggiato costruito sulla vasca, per testimoniare il suo legame con il luogo.
Nonostante i diversi episodi di guerra, devastazione e incendi che coinvolsero la Val d’Orcia durante il medioevo, la struttura di Bagno Vignoni è rimasta immutata nel tempo, diventato anche scenario cinematografico il regista sovietico Andrej Arsen’evic Tarkovskij ha ambientato qui diverse scene del film “Nostalghia”. La pellicola, girata dal cineasta durante il suo anni da esule in Toscana, ha vinto il Gran Prix du cinéma al festival di Cannes, ex equo con l’opera “L’Argent” del collega transalpino Rober Bresson. Dieci anni più tardi, invece, Carlo Verdone ha scelto di ambientare proprio nella “Piazza delle sorgenti” una scena del film “Al Lupo al Lupo”.