Sono ben 19 le Bandiere Verdi assegnate da Legambiente ad altrettante realtà italiane situate sull'arco alpino: scopriamo le regioni più premiate
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I borghi del Piemonte
Al primo posto c'è il Piemonte, che quest'anno ha ricevuto 5 Bandiere Verdi. In particolare, sono tre i comuni premiati: il borgo di Caraglio (CN), per il recupero di un'ex polveriera militare divenuta il nuovo Bioparco Acqua Viva, quello di Valdieri (CN), per aver affrontato il problema del vallone del Valasco, e quello di Balme (TO) per i nuovi progetti sostenibili.
Le altre Bandiere Verdi piemontesi
Le altre due Bandiere Verdi piemontesi vanno, rispettivamente, ad Alpstream di Ostana (CN), per le ricerche sui fiumi alpini, e all'Associazione per l'Ecomuseo Valle Elvo e Serra Sordevolo (BI), per il recupero degli antichi saperi nella gestione dei territori montani.
Il Friuli-Venezia Giulia
Al secondo posto spicca il Friuli-Venezia Giulia, che ha ottenuto 4 Bandiere Verdi. Premiate la Pro Loco di Preone (UD), per il suo progetto sul turismo slow e sulla valorizzazione del territorio, e l'Associazione Podèn di Forni di Sotto (UD), per la riapertura della biblioteca e la promozione di svariate iniziative culturali.
Due Bandiere speciali
Sempre in Friuli, il vessillo è andato a Ivan Provenzale e alla sua famiglia, per aver deciso di vivere in un borgo disabitato della Val Tramontina (PN). Premio alla memoria anche a Remo Cacitti, scomparso lo scorso 3 marzo, per il suo impegno nella ricostruzione del centro storico di Venzone e del suo Duomo.
Il Veneto
Il Veneto è al terzo posto, con 3 Bandiere Verdi. Sono state assegnate al borgo di Enego (VI), per le attività di ripristino forestale dopo la tempesta Vaia, alla Cooperativa LASSÙ di Comelico Superiore (BL), per la sensibilizzazione su temi ambientali, e all'impresa sociale Dolomiti Hub di Fonzaso (BL) per i suoi progetti contro lo spopolamento.
La Lombardia
Quarto posto a parimerito per due regioni, con 2 Bandiere Verdi assegnate. La prima è la Lombardia, con l'Associazione Castanicoltori Lario Orientale di Sala al Barro (LC), per la cura delle selve castanili, e l'Associazione Gruppo Sentieri Amici della Storia di Val Brembilla (BG), per il mantenimento di una fitta rete di cammini ad alto valore etnografico.
La Valle d’Aosta
L'altra regione ad aver ottenuto 2 vessilli è la Valle d'Aosta: premiati il Comitato per l'ampliamento del Parco del Mont Avic a Fènis (AO) e l'Associazione Aosta Iacta Est (AO), per l'organizzazione della manifestazione Giocaosta, ad impatto zero.
L’Alto Adige
Infine, al quinto posto, altre tre regioni italiane che si sono aggiudicate 1 Bandiera Verde a testa. In Alto Adige, il premio è andato alle associazioni e agli enti promotori dell'Iniziativa Baumgart di Bolzano, per il recupero dei frutteti tradizionali nelle aree urbane.
La Liguria
In Liguria, il vessillo è stato consegnato ai gestori dei rifugi della Deiva (SV), per l'impegno sostenibile in una realtà portatrice di valori come l'ospitalità e la tutela dell'ambiente.
Il Trentino
Infine, in Trentino è stata premiata la Malga Riondera di Ala (TN), nella Vallagarina, azienda agricola delle Prealpi trentine che ha fatto della sostenibilità ambientale il suo punto di forza.
Tutela dell’ambiente, sostegno alle comunità locali, lotta allo spopolamento delle montagne: sono questi alcuni degli sforzi che Legambiente ha voluto premiare, assegnando le nuove Bandiere Verdi 2023 ad alcune realtà territoriali che si sono impegnate per promuovere valori paesaggistici, storici e culturali sull’arco alpino. Quest’anno sono 19 le località e gli enti che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento; ci raccontano altrettante storie di sostenibilità, valorizzazione del territorio e lotta ai cambiamenti climatici, diventando esempi virtuosi da seguire. Quali sono le regioni più premiate?