All'asilo nella pancia della Balena di Pinocchio
Il nuovo asilo progettato da Mario Cucinella, nato dopo il sisma del 2012, è un compendio di bellezza al servizio della pedagogia
Qualcuno l’ha ribattezzato “l’asilo più bello del mondo”, altri lo vedono come un modello virtuoso da esportare in tutte le scuole dell’infanzia italiane. La struttura che ospita il nuovo asilo nido “l’Iride” di Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, realizzato dallo studio Mario Cucinella Architects è un esempio di come ci si possa rialzare dai momenti di difficoltà, ricostruendo opportunità e certezze ben più solide del passato.
Nel maggio del 2012 due nidi d’infanzia vennero seriamente danneggiati dal sisma che colpi la regione emiliana, impossibile recuperarli, meglio bandire un concorso per la realizzazione di un nuovo edificio, più bello, sicuro e affidabile. In tempi record, lo studio con sede a Parigi e Bologna, riuscì a realizzare un nuovo e accogliente nido di 1.400 metri quadri, realizzato in cemento armato, su un unico piano, che adesso accoglie decine di bambini nella massima sicurezza.
L’edificio è un compendio di eco sostenibilità su solidissime basi antisismiche: produce metà dell’energia di cui ha bisogno grazie ai pannelli fotovoltaici e riesce a non sprecare buona parte dell’acqua grazie a un sistema di riutilizzo dell’acqua piovana all’avanguardia.
Il progetto è stato pensato per stimolare l’interazione tra i bambini con lo spazio circostante secondo una visione pedagogica in cui tutto è stato studiato nei minimi dettagli, dalla dislocazione delle aree didattiche alla scelta dei materiali impiegati per la costruzione. Grazie alle ampie vetrate, gli spazi vasti e ariosi sono inondati di luce e offrono la possibilità di godere di esperienze sensoriali uniche, grazie alla bella vista sul parco esterno che offre un costante sguardo sul verde pensato come un “giardino dei sensi” dove i cespugli e le piante aromatiche, irrigate da sistemi automatici, consentono ai piccoli di immergersi in un’esperienza sensoriale avvolgente.
Mamme e maestre hanno ribattezzato il nido “La Balena”. Gli ampi spazi interni, arredati in legno, sono caratterizzati da dei telai strutturali che ricordano le forme armoniche del ventre del cetaceo in cui è ambientato l’epilogo del film Disney “Pinocchio”. questi luoghi di gioco e apprendimento sono costati al comune poco più di 3 milioni di euro, un investimento lungimirante che ha accontentato i 15.000 abitanti del comune grazie a una struttura accogliente, moderna e funzionale, un salto di qualità incredibile rispetto ai container che per tre lunghi anni, nel periodo del post-terremoto, sono stati utilizzati come spazi per l’apprendimento.