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Arte & Cultura

Villa Bellati venduta all'asta: è mistero sull'acquirente

Villa Bellati, imponente struttura situata a Vignui di Feltre, in provincia di Belluno, in Veneto, è stata venduta: c'è mistero sull'acquirente

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Era andata all’asta molte volte e finalmente, nella giornata di martedì 14 giugno, è stata venduta in tribunale. Villa Bellati, imponente struttura situata a Vignui di Feltre, è ora pronta a tornare alla sua antica bellezza.

Chi ha acquistato Villa Bellati

Secondo quanto riferito da ‘Il Gazzettino’, l’acquirente di Villa Bellati non sarebbe bellunese. Avrebbe deciso di investire importanti risorse per recuperare l’edificio, considerato un gioiellino storico e architettonico.

La vendita è andata in porto al quarto tentativo, a un prezzo che su ‘Il Gazzettino’ è definito “stracciato”: l’offerta minima era di 254mila 477 euro. Attorno all’operazione aleggia il mistero ma tanti sarebbero stati gli interessamenti pervenuti, sia da parte di privati che di società, praticamente tutti da fuori provincia e in particolare Treviso, Venezia e Pordenone. Anche un gruppo di privati feltrini sembrava interessato ad acquisire Villa Bellati per farne una struttura ricettiva, ma poi l’idea non si è concretizzata.

Spuntano, intanto, anche le cifre necessarie per il recupero della villa veneta: i costi stimati ammontano a oltre 3 milioni di euro.

La storia di Villa Bellati

Le prime testimonianze relative alla costruzione di Villa Bellati sono risalenti al 1671 e fanno riferimento all’atto di compravendita di una porzione di beni comunali da parte di Agostino Bellatto. La struttura fu ricostruita agli inizi del XVII da Giovanni Bellati a partire dall’edificio preesistente, di cui è possibile ritrovare ancora nel corpo centrale della moderna villa una facciata su 3 piani dal classico impianto tripartito delle aperture.

Secondo diverse fonti storiche, Villa Bellati sarebbe stata un luogo di villeggiatura per diverse personalità di spicco, come Valerio Bellati (in seguito consacrato vescovo da Papa Benedetto XIII), che visse qui tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento. Verso la fine dello stesso secolo, poi, la villa fu scelta da Gioacchino Bellati come luogo di villeggiatura e luogo per i suoi studi filosofici. Verso la metà dell’Ottocento fu, invece, Giambattista Bellati ad andarci a vivere, dando un significativo impulso all’economia agricola della zona e modificando il giardino per le sue piantagioni per la lavorazione della sete.

Nel Novecento, Villa Bellati fu ceduta al Consorzio Provinciale, che la trasformò in un preventorio per ragazzi figli di ammalati di tubercolosi. Alla luce di ciò, proprio per rispondere alle nuove esigenze funzionali, la struttura fu modificata per ricreare un ambiente a sfondo ospedaliero e didattico. Nel corso della Prima Guerra Mondiale la villa fu gravemente danneggiata. Ripristinata nel dopoguerra, la struttura arrivò ad Ada, ultima della casata Bellati a possedere l’edificio. Dal 1981, Villa Bellati è in stato di abbandono.

Adesso, però, con la nuova vendita, è pronta a tornare all’antico splendore. La nuova proprietà avrebbe già bene in mente la destinazione precisa per Villa Bellati, ma al momento non si conoscono maggiori dettagli, se non quelli legati all’intenzione dell’acquirente di riqualificare l’intera struttura per farla tornare ai fasti di un tempo. Serviranno più di 3 milioni di euro, stando alle prime stime, per il ripristino degli spazi di Villa Bellati, villa veneta situata a Vignui di Feltre, in provincia di Belluno.

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