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Varenna come Venezia, troppi turisti: "Serve la tassa di sbarco"

Il sindaco di Varenna, per poter risolvere i problemi legati al grande flusso turistico della località sul lago di Como, chiede la tassa di sbarco

Pubblicato:

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Varenna come Venezia: per gestire al meglio il flusso turistico della località che si affaccia sul lago di Como, il sindaco ha scritto al Ministero del Turismo, chiedendo di istituire la tassa di sbarco.

Troppi turisti a Varenna: il sindaco chiede la tassa di sbarco

La richiesta segue a grandi linee quanto già successo in Laguna, dove nel 2024 è partito in via sperimentale il ticket d’ingresso: uno strumento utile per combattere l’overtourism, fenomeno di grande attualità ormai da diverso tempo.

Il sindaco Mauro Manzoni ha deciso di scrivere una lettera indirizzata all’ufficio legislativo del Ministero del Turismo, con l’intenzione di chiedere l’introduzione di una tassa di sbarco “per contenere le masse di turisti mordi e fuggi che non pernottano e non consumano, lasciano immondizia da smaltire, creano disagi ai residenti e a chi sceglie di trascorrere qualche giorno di vacanze nelle strutture”.

Nella missiva, riportata dal ‘Corriere della Sera’, il primo cittadino ha chiesto di allargare la proposta anche a tutti i Comuni del Distretto del Centro Lario, Bellagio, Menaggio e Tremezzina: “Non è equo gravare esclusivamente sui turisti che dormono a Varenna e versano l’imposta di soggiorno. La tassa di sbarco riguarderebbe solo i visitatori di giornata: doveroso chiedere anche a loro un contributo. Pochi euro da pagare all’ingresso. I fondi raccolti servirebbero per migliorare l’efficienza nell’organizzazione e nell’offerta dei servizi”.

Varenna, famosa anche per la presenza di Villa Monastero, protagonista di recente di un documentario della BBC dedicato al patrimonio culturale italiano, conta poco più di 600 abitanti e rientra nel territorio della provincia di Lecco.

Nel corso del 2025 Varenna ha trovato posto nella classifica dei comuni più ricchi d’Italia dove occupa la quinta posizione, dietro a Lajatico, Basiglio, Bogogno e Portofino. Quest’anno, al pari di altre località del lago di Como, anche Varenna deve fare i conti con l’interruzione della linea ferroviaria per lavori propedeutici alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026: la prima settimana senza treni ha generato ritardi, lunghe code e anche proteste contro i bus sostitutivi che non potevano più far salire passeggeri perché già tutti al completo.

Le reazioni alla proposta, tra favorevoli e dubbiosi

La proposta del sindaco di Varenna Mauro Manzoni è stata accolta con pareri favorevoli e contrari. Sposa in pieno la richiesta Severino Beri, presidente di Federalberghi Lecco che l’ha definita come “l’unica soluzione possibile”, spiegando che “il biglietto d’accesso doveva già essere introdotto da tempo”.

Lo stesso Beri ha inoltre suggerito: “Si potrebbe pensare a una cifra da scalare sulle consumazioni: basterebbero 5 euro a persona, magari da scontare a chi cena nei ristoranti o fa acquisti nei negozi. Invece, la maggior parte dei turisti arriva con il pranzo al sacco, mangia un panino sui gradini della chiesa e se ne va. Mentre i clienti storici, stanchi della baraonda, non tornano più”.

Discorso diverso per Perledo, dove già durante il 2024 avevano provato a istituire un ticket, scontrandosi però con questioni che richiederebbero una revisione del quadro normativo. E a proposito di Varenna, l’assessore di Perledo Carlo Signorelli, ha dichiarato: “Non entro nel merito del dibattito, mi limito a sottolineare che Varenna ha troppi punti di accesso per rendere praticabile la proposta”.

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