Le università italiane con le prospettive di guadagno migliori
Un report svela quali sono le università italiane con le prospettive di guadagno migliori e quali gli atenei che offrono i guadagni peggiori
Quali sono le università italiane che garantiscono le prospettive di guadagno migliori? E quali sono le facoltà che offrono le maggiori possibilità di trovare lavoro? A queste (e altre) domande risponde la nuova edizione dell’University Report realizzata dall’Osservatorio JobPricing con Spring Professional.
Secondo lo studio, in Italia, un laureato in media ha una retribuzione del 40% superiore a un non laureato (il divario medio dei Paesi Ocse arriva al 57%). Per chi è in possesso di un master di II livello, nel nostro Paese, le retribuzioni aumentano fino al 118% tra i 25-34 anni e i 45-54 anni. Il 48% di chi ha un master di II livello è dirigente o quadro, mentre solo il 6% dei diplomati di scuola superiore ricopre tali cariche.
I laureati in atenei privati guadagnano in media 44.195 euro, mentre chi è laureato in università statali 39.311 euro. Le migliori prospettive occupazionali sono per chi si laurea in ingegneria e in discipline scientifiche. Nella classifica stilata da Alma Laurea (2019) sul livello di probabilità di trovare un impiego, i vertici della classifica sono occupati dai laureati in ingegneria, area scientifica e medicina. In fondo si trovano, invece, le lauree in psicologia, scienze giuridiche e lettere.
Le università italiane che proiettano verso stipendi migliori
Le università italiane in grado di garantire stipendi migliori sono l’Università Commerciale Luigi Bocconi (35.081 euro, +15,2% rispetto alla media nazionale), la LUISS Libera università internazionale degli studi sociali Guido Carli (32.980 euro, +8,3% rispetto alla media nazionale) e il Politecnico di Milano (32.796 euro, +7,7% rispetto alla media nazionale).
Le peggiori in questa speciale classifica, invece, sono l’Università degli Studi di Ferrara (29.460 euro, -3,2% rispetto alla media nazionale), l’Università degli Studi di Cagliari (29.233 euro, -4% rispetto alla media nazionale) e l’Università degli Studi di Perugia (29.002 euro, -4,7% rispetto alla media nazionale).
Le università italiane con i migliori percorsi di carriera, cioè quelle che prospettano i migliori incrementi sulle retribuzioni, da 25-34 anni a 45-54 anni, sono l’Università Cattolica del Sacro Cuore (+82%), ancora la LUISS Libera università internazionale degli studi sociali Guido Carli (73%) e l’Università degli Studi di Verona (71%). Quelle con i peggiori percorsi di carriera sono, invece, il Politecnico di Bari (50%), l’Università degli Studi di Napoli Parthenope (49%) e l’Università degli Studi della Calabria (47%).
La speciale classifica delle università dove si ripagano più velocemente gli investimenti sostenuti durante il percorso di studi vede in cima il Politecnico di Milano, l’Università Commerciale Luigi Bocconi e il Politecnico di Torino. In fondo alla classifica, invece, ci sono l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, l’Università degli Studi di Messina e l’Università degli Studi di Cagliari.