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Turismo, l'Onu sceglie l'Italia per la ripartenza

L'Onu sceglie l'Italia per la prima tappa del #RestarTourism, tour internazionale organizzato per rilanciare il settore del Turismo a livello mondiale

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L’Onu sceglie l’Italia per iniziare il #RestartTourism, un tour mondiale con il quale l’Organizzazione delle Nazioni Unite vuole far ripartire il settore del turismo in totale sicurezza.

Il tour in tutto il mondo inizia a partire da mercoledì 1 luglio 2020, giorno della riapertura ufficiale dei confini esterni di Schengen. La scelta dell’Onu ricade sull’Italia, uno dei Paesi più desiderati dai turisti di tutto il mondo nonché tra i più colpiti dalla pandemia di Covid-19.

Zurab Pololikashvili, il segretario generale dell’Unwto, arriverà in Italia mercoledì 1 luglio: insieme al direttore Europa dell’Organizzazione mondiale del Turismo, visiterà il nostro Paese, facendo tappa nelle città più gettonate dai visitatori come Roma, Milano e Venezia.

Nel corso della sua visita, Zurab Pololikashvili incontrerà personalità del mondo della politica come il sindaco di Roma Virginia Raggi e il Sindaco di Milano Giuseppe Sala. Previsti incontri anche con i ministri Dario Franceschini e Luigi Di Maio e con il cardinale Pietro Parolin, il segretario di Stato della Santa Sede.

Pololikashvili consegnerà anche un riconoscimento all’aeroporto di Roma Fiumicino per le politiche sostenibilità adottate dal “Leonardo Da Vinci“. Per la prima volta nella storia, inoltre, l’Unwto firmerà un memorandum d’intesta con la Fao per lo sviluppo del turismo rurale ed enogastronomico.

L’inizio del #RestartTourism dell’Onu in Italia serve a dare un segnale importante al turismo italiano che vale il 13% del pil nazionale e rappresenta uno dei settori più danneggiati dall’emergenza Coronavirus.  I numeri della crisi del turismo in Italia rispecchiano quelli di tutto il mondo: a causa delle restrizioni legate alla pandemia, i viaggi internazionali sono calati del 44% nei primi quattro mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Il picco è stato drammatico nel mese di aprile che ha fatto registrare una perdita del 97% rispetto al 2019. Secondo i calcoli dell’Unwto, tutto questo si traduce in una perdita  di 180 milioni di arrivi internazionali rispetto allo stesso periodo del 2019 e di 195 miliardi di dollari di entrate turistiche.

Il barometro mondiale del turismo dell’Unwto ha cominciato a registrare dei timidi segnali di ripresa in alcune aree, in particolar nell’emisfero settentrionale. Passi in avanti anche in Italia, favoriti dalla riapertura della riapertura dei confini tra regioni: piccoli segnali di un lento ritorno alla normalità dopo mesi di grandi difficoltà.

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