Misteriosa strage di pesci: cosa sta succedendo al fiume Olona?
Nelle acque del fiume Olona a Legnano, nel Milanese, si è verificata una misteriosa strage di pesci: un gruppo di cittadini lancia l'allarme su Facebook
Da qualche giorno nel fiume Olona si sta verificando una misteriosa strage di pesci. A centinaia, tra carpe, lucci, cavedani ed esemplari di piccola taglia, insieme a qualche topo, galleggiano senza vita nel tratto che attraversa Legnano, alle porte di Milano.
A lanciare l’allarme è stato il gruppo Facebook “Amici dell’Olona”, con video, foto e testimonianze dei residenti della zona, preoccupati per questa inspiegabile moria e per i miasmi causati dalle carcasse in decomposizione.
Le prime segnalazioni sono arrivate la sera del 3 luglio. Gli avvistamenti hanno riguardato soprattutto il tratto tra il ponte della Gabinella e piazza Carroccio, a Legnano, nell’Alto Milanese. L’ipotesi è che a causare la strage di pesci siano stati eventuali sversamenti nelle acque del fiume.
“È evidente – ha commentato nel gruppo “Amici dell’Olona” il presidente dell’associazione, Franco Brumana – che l’avvelenamento è avvenuto molto più a monte di Legnano, come è stato confermato dal ritrovamento di carcasse già a Solbiate Olona”.
“Non siamo in grado di dare risposte certe – ha aggiunto – ma il sospetto che si tratti dell’inquinamento verificatosi giovedì nei pressi di Varese, a quanto sembra dovuto alla bentonite usata nelle perforazioni dell’ENEL, appare sempre più probabile”.
Dalle prime analisi effettuate dall’Arpa di Varese, intervenuta sul posto, non sarebbero però stati rilevati elementi inquinanti nel tratto di fiume a Legnano. Nel frattempo, sono in corso le analisi di ATS sui cadaveri di pesce, rinvenuti anche nel tratto del fiume che attraversa Castellanza.
Le pattuglie della Polizia Locale sono al lavoro in queste ore per effettuare controlli sul territorio e le autorità hanno chiesto la collaborazione dei cittadini. L’invito è di trasmettere agli Amici dell’Olona qualsiasi notizia, foto o filmato che possa aiutare a fare luce sulla strage di pesci nel fiume che per ora resta avvolta nel mistero.
Intanto a Roma, per contrastare l’inquinamento del fiume Aniene è stata installata una barriera “acchiappa rifiuti”, con l’obiettivo di azzerare o quasi la presenza di rifiuti nel corso d’acqua.
Preoccupa, invece, l’allarme granchio blu scattato a Latina. Due pescatori hanno catturato un esemplare di questo crostaceo molto dannoso per l’ecosistema, avvistato nei pressi della Foce di Rio Martino, nel Parco Nazionale del Circeo.
Nel frattempo in Campania, nei giorni scorsi una sorpresa positiva ha interessato il Sarno, dove è spuntata una nuova specie di mammifero, mai vista prima nella zona.