Rinasce il Sentiero Italia, il cammino più lungo del mondo
Tra gli obiettivi del nuovo protocollo sul turismo montano sostenibile c'è quello di rilanciare il Sentiero Italia, il cammino più lungo al mondo
Unire tutte le regioni italiane con la bellezza e le tradizioni dei loro territori interni. Questo l’obiettivo del progetto che il Club Alpino Italiano sta portando avanti per recuperare e rilanciare il Sentiero Italia, che con i suoi oltre 7000 km è il cammino più lungo del mondo.
Ed è in questa direzione che va il nuovo protocollo d’intesa per la valorizzazione del turismo montano sostenibile, firmato dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, e dal presidente generale CAI, Vincenzo Torti.
L’accordo rinnova il protocollo siglato il 30 ottobre 2015, centrato sulla potenziamento della rete sentieristica e dei rifugi montani, e prevede una serie di azioni condivise tra MIBACT e CAI per la promozione dell’offerta turistica in ambito nazionale e internazionale, nello specifico di quella montana, attraverso la valorizzazione dei percorsi escursionistici, con un’attenzione speciale al Sentiero Italia.
“La nuova intesa con il Club Alpino Italiano metterà a disposizione molti strumenti innovativi agli escursionisti italiani e stranieri che scelgono le nostre montagne, favorendo un turismo pienamente consapevole, sostenibile e intelligente”, ha commentato il ministro Franceschini in una nota ufficiale.
Tra le varie iniziative previste dal protocollo, si punta alla rinascita del Sentiero Italia, per cui era stata anche lanciata una raccolta fondi.
Ideato nel 1983 da un gruppo di giornalisti escursionisti, l’itinerario è stato fatto proprio dal CAI nel 1990, per poi essere inaugurato nel 1995. L’affascinante percorso escursionistico si sviluppa per circa 400 tappe lungo l’intera dorsale appenninica, isole comprese, e sul versante meridionale delle Alpi. Il concatenamento di tracciati che formano il Sentiero Italia attualmente è quasi completamente segnalato con i colori bianco e rosso e la dicitura “S.I.”
L’intento del CAI è di ridare al percorso la possibilità di essere usufruito nella sua interezza, valorizzando così l’immenso patrimonio naturalistico nazionale, con interventi di ripristino del tracciato originario e della segnaletica, anche in chiave europea.
“Il protocollo firmato oggi apre nuove prospettive di collaborazione tra MIBACT e CAI – ha dichiarato il Presidente generale del Club Alpino Italia, Vincenzo Torti – Basti pensare al Sentiero Italia CAI che, attraversando tutte le regioni del nostro Paese, avvicinerà un turismo lento e rispettoso alle bellezze e alle culture che i nostri territori offrono, intercettando borghi e paesaggi e promuovendo la possibilità per molti giovani di avviare attività turistiche di accoglienza che si sostituiranno ad una pregressa tendenza all’abbandono della montagna”.
Per assicurare maggiore sicurezza a chi si avventura per percorsi escursionistici e cammini, celebrati anche dal Guardian, l’accordo mira, inoltre, all’attivazione gratuita per tutti dell’applicazione GeoResQ, da installare sul proprio smartphone e gestita dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), che consente l’immediata geolocalizzazione in caso di incidente e l’attivazione tempestiva dei soccorsi.
Tra le iniziative previste dal protocollo, figurano anche il completamento, entro il 2021, del Catasto nazionale dei Sentieri, attraverso il metodo di geolocalizzazione Gps, l’impegno volto a uniformare interamente la segnaletica orizzontale e verticale in tutta Italia, in modo coerente con quella predisposta dal CAI, e la realizzazione di una rete di strutture per l’accoglienza su tutto il territorio nazionale per camminatori ed escursionisti, a sostegno delle economie locali e delle produzioni agroalimentari, in particolare dei territori poco conosciuti e dei piccoli borghi.