Scuola, nuove iscrizioni: i licei sono preferiti. C'è un crollo
I dati del Ministero sulle iscrizioni all'Anno Scolastico 2023-24: le scuole più scelte dagli studenti italiani e quelle che perdono iscritti
Il Ministero dell’Istruzione ha diffuso i primi dati relativi alle iscrizioni per l’anno scolastico 2023-24. Secondo il quadro disegnato dai dati a disposizione, pressoché definitivi, le scelte dei giovani studenti italiani premiano ancora i licei, mentre si assiste a un vero e proprio crollo delle iscrizioni per gli istituti professionali, scelti ormai soltanto da un ragazzo su 8.
Aumentano le iscrizioni agli istituti tecnici – soprattutto agli indirizzi di studio del settore economico – che in alcune regioni vengono scelti da oltre il 35% degli studenti.
Iscrizioni a scuola 2023-24: oltre la metà sceglie il liceo
I dati sulle iscrizioni online per l’anno scolastico 2023-24 appena diffusi dal Ministero dell’Istruzione non contengono grandi sorprese rispetto alle tendenze delineate negli ultimi anni: i licei continuano ad essere preferiti da oltre la metà degli studenti chiamati alla scelta della Secondaria di II grado, con il 57,1% delle iscrizioni (il 69,7% nel Lazio).
La scelta del liceo è cresciuta ulteriormente rispetto all’anno scorso, quando gli iscritti erano stati il 56,6% del totale. La crescita dei licei (qui i migliori d’Italia secondo i dati Eduscopio 2022) segue un trend ormai decennale: basti pensare che soltanto vent’anni fa meno del 30% dei ragazzi sceglieva questo percorso di studi.
In ambito liceale, il 26,1% dei ragazzi decide di affrontare il Liceo Scientifico, in assoluto l’indirizzo di studi preferito; tra questi, la maggior parte opta per lo Scientifico tradizionale (che cresce dello 0,1% superando il 14% del totale), mentre il 10% sceglie l’opzione Scienze applicate. Nell’ambito dei licei scientifici, anche l’indirizzo sportivo segna un leggero incremento, passando dall’1,9% al 2,0%.
Segue nelle scelte dei quattordicenni italiani il Liceo delle Scienze Umane, che cresce più degli altri indirizzi: quest’anno è stato scelto dall’11,2% degli studenti, contro il 10,3% dello scorso anno. Crescono leggermente anche le iscrizioni ai licei musicali e coreutici, che passano dallo 0,7 allo 0,9%.
Crescono tutti i licei fatta eccezione per il Liceo Artistico (dal 5,5 al 4,9%) e per il Liceo Classico, che negli ultimi anni ha perso oltre il 10% degli studenti e che quest’anno si ferma al di sotto del 6%, perdendo un ulteriore 0,4%.
Anno Scolastico 2023-24, crescono gli Istituti Tecnici
I dati sulle iscrizioni online, che riguardano anche le classi prime della Primaria e della Secondaria di I grado, mostrano una lieve crescita degli Istituti Tecnici, che passano dal 30,7% al 30,9%.
Superano il dato nazionale il Veneto, dove gli Istituti Tecnici raccolgono il 38,8% delle iscrizioni, il Friuli-Venezia Giulia (37,3%), l’Emilia Romagna (36,5%), la Lombardia (36,2%) e il Piemonte (32,9%); il dato più basso riguarda la regione Lazio, dove soltanto il 23% degli studenti opta per un percorso di studi Tecnico.
Il 19,4% delle iscrizioni riguarda il Settore Tecnologico, trainato da Informatica e Telecomunicazioni, scelto dal 6% degli studenti; seguono i settori Meccanica, Meccatronica, Energia con il 2,8% delle iscrizioni e Chimica, Materiali e Biotecnologie, con il 2,4%.
Tra gli indirizzi degli Istituti Tecnici (qui i migliori d’Italia per Job @ Orienta), quelli a registrare il minor numero di iscritti sono gli indirizzi Sistema Moda (0,3%), Trasporti e Logistica (1,1%) e Grafica e Comunicazione (1,4%).
Il Settore Tecnologico, rispetto allo scorso anno, perde comunque un punto percentuale – a tutto vantaggio del Settore Economico, che fa invece segnare la crescita più importante in assoluto, passando dal 10,3 all’11,5%. In questo ambito, l’indirizzo più scelto è Amministrazione, Finanza e Marketing, con l’8,7% delle iscrizioni. L’indirizzo Turismo, per l’Anno Scolastico 2023-24, raccoglie il 2,8% delle preferenze.
Il crollo degli Istituti Professionali
Crollano gli Istituti Professionali, che vengono scelti soltanto dal 12,1% dei quattordicenni italiani, contro il 12,7% del 2022. Tra i Professionali, gli indirizzi maggiormente scelti sono Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera (4%), Manutenzione e Assistenza Tecnica e Servizi per la Sanità e l’assistenza Sociale, entrambi all’1,6%.
Nella lista fornita dal Ministero vi sono indirizzi Professionali che si fermano sotto lo 0,5% delle preferenze, come i percorsi di studi Arti Ausiliarie e Professioni Sanitarie (l’indirizzo Ottico totalizza lo 0,1%, quello Odontotecnico lo 0,5%) e Servizi Culturali e dello Spettacolo, con lo 0,3% delle preferenze.
Gli Istituti Professionali, che nel 2001 contavano oltre il 20% delle iscrizioni alla Scuola Secondaria di II grado, toccano così il punto più basso mai raggiunto. Resta qualche eccezione regionale in tal senso: in Emilia Romagna, per esempio, le iscrizioni agli indirizzi Professionali arrivano al 15,6%, con un 3,5% di iscritti al Settore Alberghiero e altrettanti all’indirizzo Servizi Commerciali, mentre in Veneto sono il 14,4% del totale.