Scuola, i migliori 26 studenti d'Italia premiati da Mattarella
Il Presidente della Repubblica premia il 22 ottobre 2019 i migliori studenti d'Italia dell'anno 2019
Ogni anno i Cavalieri del Lavoro nominano i loro “eredi”, cioè gli Alfieri del Lavoro. Si tratta dei migliori studenti d’Italia, che saranno premiati e nominati Alfieri del Lavoro dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella giornata di martedì 22 ottobre 2019.
Si tratta di studenti che hanno preso almeno 9 all’esame di scuola di terza media, hanno mantenuto la media dell’8 nei primi 4 anni delle superiori e 100 alla maturità (alcuni anche con lode). La lista originaria dei candidati includeva 3mila nomi: tra questi, sono stati scelti i 26 scolari più bravi. Il criterio di selezione è legato ai risultati scolastici, su indicazione dei presidi delle scuole di tutta Italia, con la limitazione che non può essere scelto più di uno studente per provincia.
Tra i 26 migliori studenti d’Italia si sa già che ci sono quattro ragazzi pugliesi: si tratta di Giovanni Pellegrino, 19 anni, da Castellana Grotte, iscritto al primo anno di Medicina all’Università di Bari; Chiara Dileo, di Altamura; Lorenzo Miglietta, di Galatone; Lorenzo Musmeci di Taranto, che frequenta lingue straniere. La lista include anche il lucano Salvatore Carmine Romano, di Rionero in Vulture, che ha completato la maturità classica all’Istituto Fortunato e che ora studia medicina all’università a Milano.
Nell’elenco, poi, ci sono anche Eleonora Graziani, studentessa del Liceo Scientifico E. Majorana di Orvieto, Luca Giammanco, del liceo scientifico Cannizzaro di Palermo e Sofia Zanelli, 19enne di Rende (Cosenza).
Oltre al riconoscimento di “Alfieri del Lavoro”, i Cavalieri offrono agli universitari eccellenti la possibilità di vivere nel collegio universitario dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani“, studiando così a Roma gratuitamente. I giovani ammessi al collegio possono usufruire di programmi didattici integrativi, corsi di lingue, incontri con le istituzioni e scambi internazionali con atenei di altri Paesi.
Ogni anno sono 70 i giovani studenti ammessi attraverso un’accurata selezione finalizzata a verificarne il merito. Da quest’anno possono partecipare dottorandi internazionali iscritti o che svolgono attività di ricerca presso le università romane.
L’idea si deve a Enrico Pozzani, che è stato presidente della Federazione dei Cavalieri del lavoro dal 1944 al 1966. Grazie alla donazione del terreno e dell’edificio da parte di Antonio Lamaro, l’idea è poi diventata realtà.
I Cavalieri del Lavoro, onorificenza istituita nel 1901 e conferita ogni anno in occasione della Festa della Repubblica, sono personalità che si sono distinte nel mondo del lavoro nei settori agricoltura, industria, commercio, artigianato e attività creditizia.