Caso Champions a San Siro, ora è allarme per Euro 2032 in Italia
Dopo che la Uefa ha tolto la finale di Champions League del 2027 a San Siro è allarme per gli Europei 2032 in Italia: ecco la situazione stadi
Regna l’incertezza sul futuro di San Siro: dopo che l’Uefa ha tolto al Meazza la finale di Champions League del 2027, Milano rischia anche in previsione di Euro 2032 che l’Italia ospiterà insieme alla Turchia.
San Siro, addio alla finale di Champions: a rischio Euro 2032?
Il Comitato Esecutivo della Uefa che si è riunito a Praga nella giornata di martedì 24 settembre 2024, ha revocato allo stadio San Siro l’assegnazione della finale di Champions League del 2027: durante l’assegnazione avvenuta quattro mesi prima, la federazione europea aveva spiegato che era soggetta a riserve da sciogliere.
“La nomina per la finale di Champions 2027 era stata sospesa in attesa della conferma se San Siro sarebbe stato sgombro da lavori e nella configurazione che conosciamo – ha dichiarato al ‘Gr Rai’ Giorgio Marchetti, vice segretario generale della Uefa – l’amministrazione comunale di Milano non è stata in grado di confermare l’assenza di lavori e così è evidente che non abbiamo potuto assegnare la finale, evento molto importante, esigente e non compatibile con i lavori in corso”.
La finale di Champions League del 2027 è stata tolta a Milano per via della situazione di San Siro: l’impianto milanese in quel periodo potrebbe essere alle prese con i lavori di costruzione del nuovo stadio che sorgerebbe proprio accanto al mitico Meazza.
In virtù di questa situazione si aggiunge un timore malcelato: quello che qualcosa possa andare storto in vista degli Europei del 2032 che l’Italia ospiterà insieme alla Turchia, primo grande evento calcistico a svolgersi sul territorio nazionale dopo i Mondiali del 1990.
La situazione stadi in vista degli Europei
La Uefa ha assegnato Euro 2032 a Italia e Turchia, ma se quest’ultima è già dotata di impianti moderni, lo stesso non si può dire per il nostro Paese: la Figc deve presentare entro il 31 ottobre del 2026 il dossier stadi con i progetti e la copertura finanziaria dei lavori, la cui partenza deve avvenire, secondo protocollo, nel mese di marzo del 2027.
Al momento gli stadi italiani per Euro 2032 che possono essere definiti pronti sono due: l’Allianz Stadium di Torino e l’Olimpico di Roma che comunque sarà oggetto di lavori di ammodernamento.
Sugli altri impianti restano diverse incognite, a cominciare dal rebus San Siro che ha già dovuto incassare il “no” della Uefa alla finale di Champions League del 2027. Sia Bologna che Firenze hanno in programma progetti di restyling dei rispettivi stadi, il Dall’Ara e il Franchi e solo una delle due città dovrebbe spuntarla.
Resta in corsa anche Genova con le due squadre cittadine, la Sampdoria e il Genoa, che si sono unite nel progetto di ammodernamento dello storico stadio Luigi Ferraris. La quinta città italiana a ospitare gli Europei dovrebbe spettare, teoricamente, al Sud: Napoli risulta ancora in ritardo e potrebbe vedersi scavalcare da Palermo, Cagliari o Bari come riferito da ‘Repubblica’, anche se esiste la possibilità che nessuna città meridionale sia in grado di ospitare il torneo continentale.
Della situazione stadi in Italia ha parlato Giovanni Malagò, il presidente del Coni: “Non mi permetto di dire che si possa perdere l’Europeo – le parole di Malagò riportate da ‘Ansa’ – però penso che siamo dei fenomeni a perdere tempo inizialmente per poi fare delle corse spaventose per recuperarlo; se una volta tanto si riuscisse a pianificare in anticipo come succede nelle altri parti del mondo, sarebbe una gran cosa”.