Quanto costa la tenda imperiale al Twiga e i prezzi del menu 2025
Dopo che Briatore ha venduto il Twiga alla società di Del Vecchio il locale è stato oggetto di molti cambiamenti: ecco i costi per una giornata
Il Twiga di Forte dei Marmi ha cambiato volto in vista della nuova stagione estiva. Dopo oltre vent’anni sotto la direzione di Flavio Briatore, il celebre beach club della Versilia è passato nelle mani di Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica e oggi a capo della holding Lmdv Hospitality Group. L’acquisizione ha segnato un momento di svolta per il turismo di lusso italiano. L’obiettivo della nuova proprietà, infatti, è ambizioso: trasformare il Twiga in un’icona internazionale, in grado di competere con i migliori beach club di Ibiza, Saint-Tropez e Mykonos. Ecco, quindi, quanto può costare una giornata nel lussuoso beach club in Versilia.
Quanto costa una giornata al Twiga
Il Twiga è da sempre sinonimo di esclusività, ma con l’arrivo della nuova gestione i prezzi sembrano destinati a spingersi ancora più in alto. Secondo gli ultimi dati diffusi da ‘La Repubblica’, affittare una “Tenda Imperiale”, la soluzione top dello stabilimento, ha un costo giornaliero di 1500 euro. La cifra comprende un’intera struttura riservata, dotata di 4 letti, 4 lettini, 4 sdraio, 3 sedie e 1 tavolo, e può ospitare fino a 10 persone.
Per chi desidera un’esperienza più accessibile, esiste anche la “tenda normale”, proposta a 600 euro al giorno. In questo caso, il servizio include 2 letti, 2 lettini, 2 sdraio e un tavolo. Una cifra comunque importante, ma decisamente più contenuta rispetto alla formula imperiale. Per confronto, negli stabilimenti balneari “standard” in Italia, il costo medio per un ombrellone e due lettini nel weekend si aggira tra i 32 e i 35 euro. Cifra che aumenta in alcune località più esclusive, come Gallipoli o la Sardegna, dove si può arrivare anche a 90-120 euro al giorno.
Quanto costa mangiare al Twiga: menu e prezzi
Il passaggio di testimone tra Briatore e Del Vecchio ha portato un profondo cambio di visione. Il Twiga ha abbandonato la sua estetica fatta di paglia, bamboo e decorazioni tribali. Un segno di rottura netto con il passato è stata la rimozione delle iconiche giraffe giganti, da sempre simbolo visivo del locale. Anche la ristorazione ha subito cambiamenti. Con l’integrazione del ristorante Vesta all’interno del beach club, l’offerta gastronomica punta all’eccellenza.
Il fiore all’occhiello del menù è il Raw Bar, con il prestigioso Plateau Royal da 240 euro per due persone, composto da king crab, ostriche, tartare, gamberi rossi e viola, scampi e sashimi. La versione ridotta, invece, parte da 60 euro. Il caviale Beluga tocca quota 700 euro per 125 grammi, mentre le ostriche si pagano 7 euro l’una. Tra le “creazioni”, la tartare di ricciola, avocado e pomodori marinati costa 27 euro, mentre la selezione di sashimi misti arriva a 50 euro.
Il sushi bar propone uramaki e nigiri con ingredienti di alta qualità: Spicy Tuna e California King Crab costano dai 22 ai 31 euro, mentre i nigiri vanno dai 3 ai 6 euro al pezzo. Tra gli starter troviamo piatti classici ma rivisitati, come il vitello tonnato (23 euro) o il polpo alla griglia (29 euro). Tra i secondi, il rombo arrosto costa 37 euro, il branzino cileno 39 euro e la ventresca di tonno 45 euro. Il pescato del giorno varia ma può arrivare fino a 120 euro per pezzature grandi, mentre la carne wagyu con verdure costa 70 euro.
La sezione pasta include piatti come gli gnocchetti con asparagi e Parmigiano Reggiano (29 euro) e i mezzi paccheri all’astice (45 euro). Le pizze partono da 18 euro per quelle più semplici e arrivano fino a 22 euro quelle gourmet più elaborate. I contorni (orto) come patate novelle, misticanza o asparagi grigliati vanno dai 9 ai 15 euro. L’acqua costa 5 euro, mentre una birra da 75 cl arriva a costare 20 euro.