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La pizza con la farina di grillo è un caso: protesta di Sorbillo

Il celebre pizzaiolo napoletano Gino Sorbillo ha deciso di protestare in maniera plateale contro la pizza con la farina di grillo: la polemica

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Il via libera dell’Unione Europea alla commercializzazione della farina di grillo ha scatenato interesse ma anche proteste in Italia. L’ultimo in ordine di tempo a protestare platealmente contro l’arrivo in tavola di questo particolare alimento è stato Gino Sorbillo, celebre pizzaiolo napoletano con locali in tutto il mondo, che ha organizzato una degustazione di pizza realizzata con farina di grillo, offerta davanti alla sua prima storica pizzeria in via dei Tribunali a Napoli.

Sorbillo ha filmato le reazioni: qualcuno ha avvertito “uno strano gusto di cioccolato“, mentre tanti altri si sono rifiutati di provarla. Gino Sorbillo ha poi pubblicato il video sui social, col messaggio “Diciamo NO alla farina di grillo! Esprimete la vostra opinione in merito e scegliete sempre anche voi le tradizioni che fanno parte della nostra cultura e identità”. Il pizzaiolo ha poi spiegato a ‘Cook’ i motivi della sua plateale protesta.

Sorbillo contro la pizza con farina di grillo: la polemica

Gino Sorbillo, a ‘Cook’, ha definito una “porcheria” la pizza realizzata con farina di grillo. E ha aggiunto: “È inammissibile pensare che la pizza, un piatto della tradizione, si possa fare con gli insetti”.

A proposito della sua iniziativa, il pizzaiolo ha detto: “Volevo protestare. Sono assolutamente contrario all’idea di usare gli insetti in cucina“. Ancora Sorbillo: “L’ho voluta mettere alla prova: l’ho comprata, ho aspettato ben 2 settimane per riceverla, l’ho impastata e fatta assaggiare per strada. Io non l’ho mangiata, ma a giudicare dalle reazioni non mi pare che questa pizza con farina di grillo abbia avuto grande successo. Giudico senza averla assaggiata? Proprio non mi andava di farlo, né lo farò mai”.

Secondo Gino Sorbillo, “la pizza non è solo un piatto, è un simbolo della cucina popolare e tale deve restare. Tornando alla questione degli insetti, è strettamente legata agli insetti. Non vuol dire che io non sia aperto alle novità, anzi. Non ho mai pensato che la pizza sia solo napoletana, e apprezzo i tanti stili diversi che ormai sono riconosciuti e premiati. Sono il primo a sperimentare con la farina di canapa, l’ho portata anche in tv, ma non regge il paragone. Sono proprio contro l’idea dell’insetto, a tutto c’è un limite. Se questa farina di grilli prendesse piede su larga scala sarebbe la fine dei lievitati“.

La farina di grillo e il “problema costo”: la spiegazione di Sorbillo

C’è, poi, un altro tema delicato legato alla farina di grillo, che a Milano è diventata l’ingrediente base del Grillo CheeseBurger. A ‘Cook’ Sorbillo ha spiegato: “C’è un grosso problema per chi la usa: il costo: 75 euro al chilo. Dato che una pizza ha bisogno di più di 100 grammi di farina, ci vorrebbero 7,50 euro di solo impasto. Il prezzo è proibitivo e secondo me chi è disposto a pagarlo lo fa solo per provare l’ebrezza di provare. Una materia prima del genere è assolutamente insostenibile“.

Gli insetti, in ogni caso, sono tra i più sostenibili a livello ambientale. A questo proposito il celebre pizzaiolo napoletano ha replicato: “Se c’è un problema bisogna trovare una soluzione. A mio parere una farina che costa 75 euro al chilo non lo è”.

 

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