Perché l'Italia potrebbe ospitare anche l'Eurovision 2023
Dopo il successo dell'edizione 2022 dell'Eurovision Song Contest a Torino, l'Italia potrebbe ospitare anche l'ESC 2023 al posto dell'Ucraina
A distanza di poche ore dalla conclusione dell’edizione 2022 dell’Eurovision Song Contest, organizzata dalla città di Torino, si rincorrono le voci sulla possibilità che l’Italia possa ospitare anche l’edizione 2023.
In termini di regolamento, l’Eurovision Song Contest 2023 dovrebbe svolgersi in Ucraina, nazione che ha conquistato la vittoria finale all’edizione 2022 grazie alla canzone ‘Stefania‘ dei Kalush Orchestra. La band ucraina ha vinto, battendo il Regno Unito (al secondo posto con la canzone ‘Space Man’ cantata da Sam Ryder) e la Spagna (che si è “accontentata” del gradino più basso del podio con il brano ‘SloMo’ di Chanel Terrero).
L’Ucraina, però, come tristemente noto, è al momento impegnata in una guerra e, malgrado le rassicurazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, è al momento ancora un’incognita il fatto che l’Ucraina possa effettivamente organizzare e ospitare l’ESC.
Cosa ha detto Zelensky sull’Eurovision Song Contest 2023 in Ucraina
Subito dopo la vittoria dell’Ucraina all’Eurovision Song Contest 2022, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato: “Faremo di tutto per accogliere i partecipanti e gli ospiti dell’Eurovision a Mariupol. Libera, tranquilla, restaurata. Il nostro coraggio impressiona il mondo, la nostra musica conquista l’Europa! Per la terza volta nella sua storia e credo non per l’ultima volta. Grazie per la vittoria dei Kalush Orchestra e a tutti quelli che ci hanno votato”.
L’Italia ospiterà l’Eurovision 2023? Cosa sappiamo
L’incertezza sulla possibilità che l’Ucraina possa effettivamente organizzare e ospitare l’Eurovision Song Contest 2023 lascia spazio alle candidature di altre nazioni.
Gran Bretagna e Svezia hanno avanzato la loro candidatura ancora prima che si conoscesse il risultato finale dell’Eurovision Song Contest 2022, che si è svolta dal 10 al 14 maggio a Torino. Anche l’Italia ha risposto “presente”.
Come riporta ‘eurofestivalnews’, il direttore di Rai Uno Stefano Coletta ha dato la sua disponibilità per il 2023: “Se dovesse scattare una chiamata collettiva per l’edizione in Ucraina, la Rai metterà a disposizione il proprio know-how e la grande esperienza che ha dimostrato in questa edizione”.
Lo stesso ha fatto il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, che, pur auspicando che la kermesse musicale “si possa organizzare in una città dell’Ucraina”, ha annunciato che la città di Torino si mette “a disposizione di Rai ed EBU” per organizzare eventualmente l’edizione 2023 nel caso in cui l’Eurovision Song Contest non possa essere ospitata in Ucraina.
Il precedente di Rotterdam
Il caso di Rotterdam rappresenta un precedente, seppur con presupposti e risultati diversi. La città olandese, infatti, avrebbe dovuto ospitare l’edizione 2020 dell’Eurovision Song Contest ma, a causa dell’esplosione della pandemia di COvid-19, la kermesse musicale, per la prima volta nella sua storia, è stata annullata quell’anno. Rotterdam, quindi, ha ospitato l’edizione 2021, quella, cioè, in cui hanno trionfato i Maneskin con la loro canzone ‘Zitti e buoni’.
Proprio alla luce della vittoria dei Maneskin a Rotterdam l’Italia si è guadagnata il diritto di organizzare e ospitare l’Eurovision Song Contest 2022 a Torino. Non è escluso che nel 2023 si possa bissare, ma su questo tema sono attesi annunci ufficiali, in una direzione o nell’altra. Intanto, la città di Torino, alla luce del successo dell’edizione 2022 dell’Eurovision Song Contest, punta ad ospitare l’edizione 2026 dell’EuroPride.