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Perché Papa Leone XIV ha ordinato più di 100 panettoni di Carrara

Papa Leone XIV ha ordinato più di 100 panettoni di Carrara realizzati dalla pasticceria ‘Liévita’ con una ricetta segreta e poi cotti nel marmo

Pubblicato:

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

L’aria di rinnovamento portata da Papa Leone XIV continua a sorprendere e a incuriosire. Salito al soglio pontificio a inizio maggio, Papa Robert Francis Prevost ha subito dato un’impronta personale al suo pontificato. Già nelle prime settimane, Papa Leone XIV ha compiuto gesti simbolici e innovativi. Tra i progetti particolari portati avanti dal nuovo pontefice spicca un’idea che sta facendo molto parlare: il Papa ha, infatti, ordinato un centinaio dei famosi panettoni di Carrara cotti nel marmo.

Perché Papa Leone ha ordinato i panettoni di Carrara

Papa Leone XIV sebbene da poco eletto al soglio pontificio sta già facendo molto parlare. Giovedì 29 maggio, ad esempio, è uscito dalle mura vaticane per recarsi a Castel Gandolfo, la storica residenza estiva dei Papi.

Lì ha visitato il progetto “Borgo Laudato Si’”, un centro dedicato all’educazione ecologica, voluto da Papa Francesco. Questo gesto ha alimentato curiosità sulla possibilità di riprendere la tradizione dei soggiorni estivi dei Pontefici e ha mostrato l’interesse del nuovo Papa per l’ambiente e la sostenibilità.

In questi giorni un’altra sua scelta è al centro dell’attenzione: Papa Leone XIV avrebbe ordinato più di cento panettoni di Carrara cotti nel marmo.

Questi sarebbero destinati a essere un dono natalizio per i capi di Stato e i principali leader mondiali. La notizia, diffusa dal laboratorio apuano ‘Liévita’ e confermata dalla Sala stampa vaticana, ha destato curiosità. Oltre cento panettoni artigianali sono stati commissionati dal Vaticano al maestro pasticcere Gian Paolo Bassi, noto per la sua straordinaria abilità nella creazione di dolci unici. Il dolce, che verrà spedito in eleganti confezioni, ha già conquistato il palato di personalità italiane come il presidente Sergio Mattarella, che lo aveva degustato lo scorso anno.

I panettoni di Carrara: la loro fama e l’ideatore

I panettoni di Carrara sono un vero e proprio simbolo di eccellenza gastronomica. Realizzati nel laboratorio ‘Liévita’ di Gian Paolo Bassi, questi dolci natalizi sono considerati tra i migliori panettoni.

La ricetta è segreta ma Gian Paolo Bassi ha condiviso la presenza di alcuni ingredienti speciali che usa. Tra i componenti speciali spiccano la linfa di betulla, un prezioso estratto noto per le sue proprietà benefiche, il miele della Nuova Zelanda, celebre per le sue qualità antibatteriche, e il sale celtico, ricco di minerali. Le uova delle Dolomiti e le farine selezionate completano una formula che Bassi tiene gelosamente segreta.

Ciò che rende davvero speciale il panettone di Carrara è la sua cottura: lievita e cuoce direttamente in uno stampo di marmo quadrato, che assorbe gli acidi degli alimenti e garantisce una lievitazione uniforme.

Gian Paolo Bassi, classe 1966, ha creato un vero e proprio culto attorno a questo dolce. Fondatore della catena ‘Liévita’ ora gestita dai figli ha tre sedi: a Nazzano, lungo viale Galilei e a Caniparola. La cottura nel forno a pellet e la presentazione in vassoi di marmo hanno conquistato non solo i clienti italiani, ma anche chef di fama mondiale come Gordon Ramsay, che si dice interessato a portare il panettone di Bassi nei suoi ristoranti stellati, da Londra a Dubai.

Anche la stampa internazionale ha iniziato a raccontare questa eccellenza italiana, con articoli e servizi che daranno ulteriore popolarità alla pasticceria apuana.

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