Le noci di mare tornano a minacciare il mar Adriatico: l'allarme
Le noci di mare, da molti scambiate per delle meduse, sono tornate a minacciare il mar Adriatico: è scattato un nuovo allarme dopo l'avvistamento
Rieccole: le noci di mare sono tornate a tormentare il bagno di turisti e residenti che hanno scelto la costa Adriatica per le loro vacanze estive 2020. Nei giorni scorsi, questi piccoli esseri gelatinosi, che da molti vengono scambiati per meduse, hanno invaso le acque pesaresi, tra lo sconcerto dei bagnanti.
Gli avvistamenti sono stati segnalati lungo tutta la costa, da Ponente fino a Fosso Sejore, ma l’invasione di noci di mare riguarda tutto il Mediterraneo e, in particolare, il Mar Adriatico, dal golfo di Trieste, dove a giugno era stata avvistata la più grande medusa del Mar Mediterraneo, a Pescara.
In questo periodo, generalmente, le noci di mare si radunano in grossi banchi a ridosso delle scogliere, che creano una sorta di cortina difficile da penetrare per chi vuole farsi un bagno al largo.
Cosa sono le noci di mare e perché sono pericolose
Come già anticipato, in molti scambiano le noci di mare per delle meduse, anche se le noci di mare, conosciute anche col nome scientifico di Mnemiopsis Leidyi, non sprigionano sostanze urticanti.
Ciò nonostante, questa specie aliena proveniente dall’Oceano Atlantico rappresenta ugualmente una minaccia, dal momento che è pericolosa per l’equilibrio marino in quanto in grado di modificare interi ecosistemi e ridurre fortemente la fauna ittica. Si nutrono di organismi molto piccoli, come le uova dei piccoli pesci e le larve. Nel Mar Nero, le noci di mare hanno già avuto degli effetti devastanti, compromettendo totalmente la pesca.
Si pensa che le noci di mare siano giunte fino al Mar Adriatico attraverso l’acqua di sentina delle navi cisterna. Tra le possibili cause dell’invasione ci sono la sovrappesca, i cambiamenti climatici e l’eutrofizzazione. Una soluzione al problema, per il momento, non è stata però ancora trovata.
Le noci di mare non sono l’unica minaccia per i mari italiani in questa estate 2020: nel mese di giugno, sulla costa Tirrenica, nel Lazio e più precisamente a Latina, è scattato infatti l’allarme granchio blu. Anche questo crostaceo, presente nei mari italiani fin dal 2015, è molto pericoloso per l’ecosistema dal momento che si tratta di una specie onnivora particolarmente aggressiva e vorace.