Ora anche Milano ha il suo Muro della Gentilezza
Il primo Muro della Gentilezza di Milano è stato inaugurato martedì 7 gennaio 2020
Nella mattinata di martedì 7 gennaio 2020, in via Luigi Nono, a Milano, è stato inaugurato il primo “Muro della Gentilezza” del capoluogo lombardo.
Nello spazio è possibile trovare appesi vestiti invernali ed estivi, beni di prima necessità, libri e molto altro, tutto a disposizione di chi ne ha più bisogno. L’iniziativa è stata promossa dal collettivo Tempio del Futuro Perduto, con il sostegno de I Sentinelli di Milano. Il Tempio del Futuro Perduto è da due anni un punto di raccolta permanente di vestiti usati, che vengono poi destinati a senzatetto e missioni umanitarie.
Chi vuole donare scarpe, cappotti, spazzolini, cuscini, libri o altro può passare in via Luigi Nono dal lunedì al venerdì, tra le ore 10 e le ore 19.
Il primo “Muro della Gentilezza” è apparso in Iran, per iniziativa di un anonimo iraniano, che, accanto al muro con gli indumenti per i più bisognosi, ha lasciato le scritte “Lascia quello che non ti serve più” e “Prendi ciò di cui hai bisogno“. Rapidamente, l’idea ha fatto il giro del mondo, con repliche in altre città iraniane, in Pakistan, in Cina e, poi, in tutto il mondo.
L’iniziativa del “Muro della Gentilezza” sta facendo sempre più breccia anche in Italia. In prossimità delle recenti festività natalizie, l’iniziativa solidale è arrivata anche a Trento, precisamente in Piazza Fiera, accanto all’ingresso dei mercatini di Natale.
Lo scorso anno, anche in Brianza, più precisamente a Monza e a Desio, sono comparsi appendiabiti con cappotti, maglioni, sciarpe e altri indumenti caldi utili a combattere il rigido freddo dell’inverno. Questo il messaggio accanto agli appendiabiti: “Hai freddo? Prendimi“.
Sono tante e variegate, però, le iniziative solidali spuntate in questi anni nel nostro Paese. In occasione della Befana 2020, a Roma è nata l’idea della “Calzetta sospesa“, pensata dalla cantautrice e poetessa Giulia Anania per spingere la gente a donare un pasto o una bevanda ai più bisognosi.
Il nome dell’iniziativa solidale capitolina riprende la tradizione napoletana del “Caffè sospeso“, che in passato aveva già ispirato in Italia il “Panino sospeso” a Bologna e il “Panettone sospeso” a Milano. Ora il capoluogo lombardo ha anche il suo primo “Muro della Gentilezza”.