Nel Mar Adriatico c'è il pesce palla argenteo: è velenosissimo
Il pesce palla argenteo si è stabilizzato nel Mar Adriatico: una specie velenosa che per gli esperti rappresenta un "pericolo per la salute umana"
C’è un pesce pericoloso nel Mar Adriatico: si tratta del pesce palla argenteo, pescato in Istria. Per i ricercatori mette “a rischio la salute umana”.
Pesce palla argenteo nel Mar Adriatico: l’allarme
Un esemplare di pesce palla argenteo di oltre mezzo metro di lunghezza e 1,3 chili di peso è stato preso all’amo da due pescatori nella baia di Medulin, parte meridionale dell’Istria: i due, tornati a riva sulla loro piccola barca, hanno portato subito il pesce all’università di Pola.
I biologi dell’ateneo hanno effettuato gli esami che hanno confermato la natura dell’esemplare pescato: nome scientifico Lagocephalus sceleratus, chiamato comunemente pesce palla argenteo e anche pesce palla maculato. Questa specie è velenosa ed è entrata nel Mar Mediterraneo solo di recente, attraverso il canale di Suez.
Da qualche tempo a questa parte è diventato una presenza abituale lungo le coste di Paesi come l’Egitto, Cipro, la Grecia e la Turchia e si è diffuso anche nel Mar Adriatico. La pesca dell’esemplare risale all’ottobre del 2024: rappresenta il quarto pesce palla argenteo trovato nell’Adriatico e il più settentrionale di tutto il Mediterraneo. Numeri che fanno pensare che questa specie, considerata pericolosa per gli altri pesci, per i pescatori e per i turisti, siano ormai qui per restare in maniera stabile.
Il primo Lagocephalus sceleratus pescato in Italia risale al 2013 a Lampedusa: l’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale che lo studia insieme al Cnr, ha spiegato che da allora “altri esemplari sono stati catturati nel canale di Sicilia, nel Mar Adriatico e in Spagna”. Nel 2014un esemplare è stato catturato a Trani, in Puglia, mentre due anni più tardi un avvistamento è avvenuto nel comune di Briatico, in Calabria.
Il veleno del pesce palla argenteo
Il pesce palla argenteo produce un veleno, la tetradotossina, cento volte più tossico del cianuro: un suo morso può causare l’amputazione di un dito. Di mangiarlo non se ne parla nemmeno: può essere letale perché anche dopo la cottura, la tossina riesce a mantenere tutta la sua pericolosità.
Nei Paesi del Mediterraneo occidentale, si legge su ‘Repubblica’, ci sono stati casi di gravi danni alla salute e in alcune occasioni anche dei decessi nel 2003, quando il pesce palla argenteo ha superato il canale di Suez facendo il proprio ingresso nel Mare Nostrum.
Gli autori di uno studio pubblicato sulla rivista specializzata Acta Ichthyologica et Piscatoria ritengono il pesce palla argenteo una specie estremamente invasiva e un rischio potenziale per la salute degli esseri umani.
Quello catturato in Istria aveva diversi esemplari di pesci nello stomaco: crostacei, ricci di mare e cirripedi, tutti sminuzzati, compresi i gusci. I biologi dell’università di Pola che hanno analizzato l’esemplare pescato in Italia hanno riferito che “le sue mandibole simili a un becco hanno il potere di triturare il cibo fino a renderlo irriconoscibile” e “la sua formidabile dentizione gli permette di occupare nicchie ecologiche anche molto diverse”.
Nello studio scientifico che parla di questa specie pericolosa per la salute umana, viene spiegato che gli esemplari di pesce palla argento approfittano del lavoro dei pescatori, andando a tagliare le reti così da mangiare le loro prede. Rappresentano una minaccia per l’equilibro delle catene alimentari marine e anche per il turismo, in quanto il loro comportamento aggressivo risulta molto pericoloso in modo particolare nelle aree frequentate dai bagnanti.