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Le fortezze si svelano nelle Giornate Nazionali dei Castelli

Il prossimo 11 e 12 maggio alcune tra le fortificazioni più suggestive d'Italia apriranno le loro porte ai visitatori

Le fortezze si svelano nelle Giornate Nazionali dei Castelli

Due giornate in cui fortezze, ponti levatoi e torri segrete torneranno a rivivere: l’11 e 12 maggio va in scena la 21esima edizione delle Giornate Nazionali dei Castelli.

La manifestazione, patrocinata dal Mibac, nasce con il chiaro intento di riscoprire non solo tesori artistici ed architettonici del panorama italiano, ma anche le storie che per anni hanno custodito tra le loro mura. I castelli sono infatti il secondo “asset” nazionale dopo le architetture religiose, ma spesso, essendo situati in zone difficilemnte accessibili, sono stati nel tempo abbandonati o parzialmente distrutti.

Le Giornate Nazionali dei Castelli permettono quindi di recuperare e valorizzare luoghi incantevoli finiti spesso nel dimenticatoio, restituendo loro nuovo linfa, seppur per un periodo di tempo estremamente limitato. Dal Nord al Sud dell’Italia sono moltissime le strutture che apriranno le loro porte ai visitatori, ospitando anche rassegne, letture di libri e stand gastronomici.

I siti prescelti variano di anno in anno, e il 2019 vedrà protagoniste alcune delle fortezze più ammirate del Belpaese: dal castello Brown di Portofino al molisano Pescolanciano, passando per Craco in Basilicata, Adrano in Sicilia e Sanluri in Sardegna. In alcuni casi saranno aperte intere cinte murarie, come quelle di L’Aquila e Vicenza, oltre a incantevoli borghi, come Mondavio nelle Marche.

La lista è piuttosto lunga, e include, tra gli altri, anche il Turris in Piemonte, il Castel Masegra a Sondrio, il Castello d’Arcano ad Udine, la Fortezza da Basso (Firenze) e il Castello di Monfestino (Serramazzoni, Modena). Ci saranno anche il Castello di Santa Severa a nord della Capitale e il Castello Marzano di Sessa Aurunca (CE), il Castello Normanno di San Severina in Calabria e quello di Lagopesole in Basilicata. Infine, due aperture anche in Sicilia: a Messina saranno visitabili luoghi di solito inaccessibili al Castello e alla cittadella fortificata di Milazzo, mentre a Catania protagonista sarà il Castello di Adrano.

Un ruolo centrale sarà comunque concesso all’Abruzzo: l’intento, spiegano gli organizzatori, è quello di far riscoprire un territorio colpito e fortemente penalizzato da recenti sismi, ma estremamente ricco di potenzialità. Lo stesso trattamento era stato riservato, lo scorso anno, alle zone terremotate delle Marche e dell’Umbria.