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Le città sotterranee più suggestive e interessanti d'Italia

Siti poco conosciuti e capaci di riservare grandi sorprese: ecco le città sotterranee più suggestive e interessanti d'Italia

Sapevate che sotto le principali città italiane – Roma, Milano, Napoli, Torino e Palermo – esistono siti e costruzioni sotterranee, misteriosi e colmi di tesori archeologici da scoprire?

Queste città sotterranee suggestive e misteriose devono le loro origini alla storia antichissima del nostro Paese, che ha permesso la sovrapposizione di architetture e la realizzazione di strutture che si estendono anche sotto terra.

Torino, prima capitale del Regno d’Italia, per esempio, ospita nel sottosuolo del centro storico una rete intricata di gallerie e camminamenti segreti, che sono spesso la meta di percorsi e itinerari turistici dedicati alla città sotterranea.

Tra i punti di interesse rivestono una grande importanza le regie ghiacciaie di Porta Palazzo: infatti alcune gallerie avevano scopi commerciali ed erano usate per conservare il ghiaccio. Ciò non deve stupire perché fino all’invenzione del frigorifero il ghiaccio era un bene prezioso, fondamentale per la conservazione del cibo.

Torino era avvantaggiata rispetto alle altre città perché poteva sfruttare come cave i ghiacciai della Val di Susa. Una volta tagliato in blocchi, il ghiaccio era trasportato in sacchi di iuta a Torino e stipato nelle ghiacciaie: i primi locali a essere utilizzati per questo scopo furono le gallerie tra Porta Palazzo e il Santuario della Consolata, già attive nel Settecento.

Molto grandi (alte circa 10 metri e larghe altrettanto), avevano una forma tronco-coniche, discese laterali elicoidali per i carri e la copertura a cupola.

Palermo, invece, non solo ospita nel suo sottosuolo le catacombe e un acquedotto arabo intatto ma anche il Qanat. Risalente alla dominazione araba, costituisce un gioiello di ingegneria idraulica ed è composto da una rete di canali il cui compito era portare l’acqua in superficie.

Queste costruzioni si caratterizzano per sfruttare la morfologia della roccia e la conformazione del terreno. Un altro scopo era quello di essere le camere dello Scirocco, cioè ambienti che costituivano freschi rifugi quando soffiava questo vento caldissimo perché convogliavano l’aria.

In realtà a Palermo vi sono vari qanat, realizzati in periodi diversi: tre sono ancora visitabili con la guida di speologi.

Anche Napoli ospita nel suo sottosuolo una fittissima rete di gallerie e cunicoli che forma una vera e propria città sotterranea prendendo per l’appunto il nome di Napoli Sotterranea.

Le gallerie, estese sotto tutto il centro storico, erano nate per estrarre il tufo con cui furono realizzati i primi edifici, poi furono trasformate in acquedotto e infine divennero i rifugi antiaerei della popolazione durante la Seconda Guerra Mondiale.

Napoli Sotterranea ha numerosi accessi ma uno dei più utilizzati si trova vicino a Piazza del Plebiscito, nei quartieri spagnoli. Gli itinerari che si possono percorrere sono davvero infiniti e consentono di scoprire una storia lunga 2400 anni.

Uno dei punti più conosciuti è la Stanza di Filomena, situata a una profondità di 20 metri di profondità sotto Piazzetta Augusteo. Usata come rifugio di guerra, è stata ribattezzata in questo modo perché cela una piccola grande storia della Napoli segreta: infatti sul muro è stato scritto il messaggio la signorina Filomena riceve anche in questo ricovero.

Milano propone un grande numero di itinerari e punti d’interesse: per esempio si può percorrere uno snodo idrico a 10 metri di profondità, visitare una delle poche antiche ghiacciaie ancora esistenti nel monastero degli Olivetani e nel monastero di Sant’Ambrogio oppure ammirare il battistero sepolto di San Giovanni alle Fonti.

Si tratta di un edificio ottagonale, costruito nel 386, famoso per essere il luogo in cui il futuro Sant’Agostino di Ippona venne battezzato dallo stesso vescovo di Milano Sant’Ambrogio. Sepolto quando furono poste le fondamenta del Duomo, è stato riscoperto nel 1961.

Si trova 3,8 metri sotto il livello del pavimento del Duomo, mentre la vasca battesimale ottagonale si trova a una profondità ancora maggiore, cioè 4,50 metri. Rivestita in marmo, la vasca ha al centro un foro da cui usciva l’acqua portata da un condotto apposito.

Nelle vicinanze si trovano altri luoghi di culto sepolti per far posto ad altri di epoca successiva: è il caso della Basilica di Santa Tecla (metà del IV secolo), di cui esistono ancora due absidi.

Dall’altro lato del Duomo vi è il battistero sepolto di Santo Stefano, facente parte della Basilica di Santa Maria Maggiore: quest’ultima fu poi distrutta per erigere il Duomo.

Infine Roma, che potrebbe tranquillamente fornire materiale per riempire diversi articoli di questo tipo, offre agli appassionati di misteri e luoghi insoliti una fitta rete di catacombe, estese per 800 chilometri, rappresentano il complesso sotterraneo della Villa di Massenzio formato da tre edifici siti lungo la Via Appia antica.

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