Le Langhe sono sempre più "americane" secondo il WSJ
Il Wall Street Journal, negli Stati Uniti d'America, ha dedicato un articolo alle Langhe e all'interesse che questo angolo d'Italia sta suscitando
C’è un suggestivo angolo d’Italia che sta diventando sempre più… americano: sono le Langhe. A renderlo noto, proprio negli Stati Uniti d’America, è stato il ‘Wall Street Journal’, che ha recentemente pubblicato un articolo dal titolo “Gli acquirenti di seconde case si stanno riversando nella regione vinicola italiana“, che ha fatto il giro del mondo fino ad attirare l’attenzione dei lettori italiani.
Perché gli americani hanno messo gli occhi sulle Langhe
Sono ormai decenni che gli americani conoscono i vini, i tartufi e tutte le altre eccellenze docg della zona del Barolo e i suoi dintorni. Prima, però, il Piemonte era considerato “solo” una tappa del loro tour italiano, in coda a città d’arte come Firenze, Roma e Venezia, mentre oggi, riferisce il ‘Wall Street Journal’, sono sempre di più i cittadini statunitensi che decidono di acquistare una seconda casa nella provincia di Cuneo in Piemonte. A spingere gli investimenti sugli immobili degli statunitensi è il dollaro forte, ma ciò di cui si innamorano gli stranieri è l’autenticità che è possibile respirare nelle Langhe.
Il commento di Emanuele Bolla, assessore al turismo di Alba
Proprio in merito all’interesse degli americani nei confronti delle Langhe, il ‘Corriere della Sera’, a commento dell’articolo del WSJ, rilancia le parole di Emanuele Bolla, assessore al turismo di Alba. Bolla, a proposito delle buone intenzioni degli stranieri che decidono di acquistare casa in zona, ha assicurato: “Non c’è alcun desiderio speculativo nella decisione di comprare casa nelle Langhe. Negli stranieri c’è il desiderio di vivere il territorio, dopo averlo scoperto da turisti”.
Lo stesso Bolla ha poi aggiunto sui dati relativi al turismo registrati nell’ultimo periodo in quest’area: “Abbiamo chiuso il 2022 con una netta ripresa, +30% rispetto al 2021. Stiamo tornando ai tempi pre pandemici, quando il turismo di questa zona era davvero mondiale. Da noi arrivano turisti dall’Europa continentale, ma anche dal Sudamerica, dall’Asia”.
L’assessore al turismo di Alba ha poi concluso così la sua riflessione sull’interesse internazionale riscosso dalle Langhe: “Ciò che stupisce di chi si trasferisce qui è il rispetto di tutto il lavoro e la fatica contadina che c’è dietro questo fazzoletto di terra. Sono certo che chiunque arrivi qui coltivi il sogno di avere una vigna per produrre il vino. Le persone che ho conosciuto si stanno avvicinando in punta di piedi, conoscono le maestranze, sanno che il vino è fatica. Per il momento ascoltano”.
Langhe-Roero e Monferrato sono patrimonio Unesco
Gli americani non sono certo gli unici ad essersi accorti dell’unicità di questo angolo d’Italia, apprezzato in tutto il mondo già da diversi anni. I Paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e del Monferrato in Piemonte sono, infatti, non a caso riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Tale status è stato acquisito nel 2014.
Quello dei Paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e del Monferrato in Piemonte è un territorio che, nello specifico, è composto da 5 aree vinicole distinte e un castello: la Langa del Barolo, le colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli e l’Asti Spumante, il Monferrato degli Infernot, il Castello di Grinzane Cavour.
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