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Lago di Lavarone inquinato? La frase di Massimo Sestini è un caso

Il lago di Lavarone è stato protagonista di dibattiti e polemiche dopo le parole pronunciate dal fotoreporter Massimo Sestini durante un'intervista

Pubblicato:

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Massimo Sestini, celebre fotoreporter vincitore del World Press Photo nel 2015, è finito al centro di una polemica dopo le dichiarazioni rilasciate durante il programma “Cinque Minuti” di Bruno Vespa. Il fotografo ha raccontato il drammatico incidente che ha vissuto lo scorso 25 gennaio nel lago ghiacciato di Lavarone, in Trentino. In quell’occasione, infatti, Sestini ha rischiato di morire durante un’immersione. Durante il suo racconto il reporter ha, però, definito il lago di Lavarone come “il più inquinato delle Dolomiti”. Questa affermazione ha causato lo sdegno dei trentini e molte polemiche, tanto che è intervenuto anche il sindaco a fare chiarezza.

Le parole del fotografo Sestini sul lago di Lavarone

Il lago di Lavarone si trova in Trentino a un’altitudine di circa 1.079 metri. Si tratta di un lago alpino di origine carsica, noto per la sua bellezza paesaggistica e per essere uno dei più antichi bacini naturali della regione. Massimo Sestini si trovava proprio qui lo scorso 25 gennaio per il progetto fotografico subacqueo noto come “The Ice”. Purtroppo, durante l’attività il fotoreporter è stato colto da un malore improvviso mentre era sott’acqua ed è stato salvato dagli altri sub  esperti e dal personale medico. Dopo il recupero Sestini è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Trento. Durante l’intervista con Bruno Vespa, il fotoreporter ha ripercorso i drammatici momenti vissuti durante l’immersione: la discesa, il malore improvviso e la perdita di sensi. Nel suo racconto, però, alcune parole hanno suscitato sdegno e polemica. In particolare, quando Sestini ha dichiarato: “Stavo bevendo metà del lago più inquinato delle Dolomiti”.

Proprio sul fatto che il lago di Lavarone sia inquinato è nata un caso. In questo contesto è intervenuto il sindaco della città Isacco Corradi che ha difeso la qualità delle acque del lago. La vicenda ha così scatenato un acceso dibattito, culminato poi in un chiarimento tra le parti. Lavarone è, infatti, una nota destinazione turistica trentina che grazie al suo lago balneabile attrae sia gli amanti dello sport sia chi desidera rilassarsi. Sulle sue sponde si trovano spiagge attrezzate, dove in estate è possibile fare il bagno, noleggiare sdraio, ombrelloni, pedalò e barche a remi. Inoltre, qui arrivano anche molti sportivi attratti dai percorsi per mountain bike, dai sentieri per passeggiate panoramiche e da molte altre opportunità. Durante l’inverno, il lago ghiacciato si trasforma in una suggestiva pista di pattinaggio, mentre i dintorni offrono spettacolari itinerari per escursioni sulla neve o per sciare.

La reazione del sindaco di Lavarone

Il sindaco di Lavarone, Isacco Corradi, si è sentito preso in causa dalle parole di Sestini e ha voluto chiarire la questione con una dichiarazione pubblica. Il primo cittadino ha sottolineato che il lago non è affatto inquinato ma è monitorato in maniera costante con controlli approfonditi. Questi fanno sì che da anni il lago riceva il riconoscimento della Bandiera Blu.

Il lago di Lavarone, infatti, essendo di origine carsica, presenta una flora acquatica molto sviluppata ed è ricco di batteri naturali. Questo, però, non significa che l’acqua sia inquinata o pericolosa per la salute. Sulla pagina Facebook del comune di Lavarone è così apparsa la dichiarazione dell’amministrazione che è volta a fare chiarezza: “Volevano dare una precisazione: è un errore dire che l’acqua del lago di Lavarone è inquinata, non lo è! Viene controllata regolarmente dall’azienda sanitaria per verificarne la balneabilità e da 5 anni effettuiamo a campione analisi più approfondite anche per la Bandiera Blu. Risulta invece vero che sia un lago atrofico e cioè che non si muove questo fa si che sia ricco di flora e fauna e tra questa anche di batteri, ma che nulla hanno a che vedere con inquinamento.”

La telefonata di chiarimento

Secondo quanto si legge sul ‘Corriere’ dopo le dichiarazioni del sindaco di Lavarone, Massimo Sestini avrebbe contattato direttamente il primo cittadino per un chiarimento. Il fotografo ha spiegato che la sua frase era stata detta senza intenzioni negative. Molto probabilmente non aveva ponderato bene le parole durante il racconto. Si legge sul ‘Corriere’: “Ci siamo sentiti al telefono, si è scusato” ha dichiarato il sindaco. “Mi ha spiegato che non ha dato peso alle parole e nei prossimi giorni arriverà un comunicato di smentita. Con lui la cosa è chiarita”.

Ora, dopo il chiarimento, l’auspicio è che il fotografo stia più attento nelle prossime interviste, evitando affermazioni che possano generare fraintendimenti e allarmismi infondati. Corradi ha aggiunto che il Comune di Lavarone ha invitato Sestini a tornare per vivere l’esperienza del lago in modo più positivo dopo il brutto incidente.

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