Effetto Coronavirus: trota da 10 kg pescata al Lago di Garda
Nel Lago di Garda, ripopolato dai pesci grazie alla quarantena, è stata pescata una trota da record di quasi 10 chilogrammi con la tirlindana
Sul Lago di Garda è stata pescata una trota record dal peso di 10 chilogrammi. A favorire questa impresa sono gli effetti collaterali del lockdown che hanno portato al ripopolamento delle acque.
Sono gli effetti imprevisti dell’emergenza Coronavirus sul Lago di Garda, dove la pesca sportiva è ripartita grazie all’inizio della Fase 2. A pescare l’esemplare da record è stato Massimo Gambini, iscritto all’Associazione Pesca Sportiva di Bardolino, comune in provincia di Verona.
La trota pescata, alla pesa, ha raggiunto il peso effettivo di 9,5 chilogrammi. Lunga 80 centimetri, è stata pescata con la tirlindana. L’autore della pesca da record non è nuovo a imprese del genere: Massimo Gambini, infatti, anche l’anno scorso era riuscito a pescare una trota da 10 chili che ha poi mangiato presso la trattoria L’Ora, un locale specializzato nella cucina di pesce di lago a Cisano di Bardolino.
Il proprietario dell’osteria è Luca Camparsi, a sua volta appassionato di pesca e specializzato nella realizzazione di esche artificiali necessarie per la tirlindana. Lo stesso Camparsi ha fatto parte della battuta di pesca che ha portato a raccogliere la trota da 10 chili insieme a Mauro Bertoncelli e a Massimo Gambini. I tre sono iscritti alla stessa associazione di pesca sportiva e sono usciti su tre imbarcazioni singole, rispettando il distanziamento sociale.
Adesso il pesce è custodito all’interno di un congelatore in attesa del suo destino. I tre hanno deciso di mangiare la trota insieme a cena non appena sarà finita l’emergenza Coronavirus.
A favorire la pesca è stato proprio il lockdown: grazie alla quarantena, il Lago di Garda vanta un’acqua meravigliosa. I pesci, inoltre, non sono più infastiditi dalle persone e dalle imbarcazioni e così tendono a salire maggiormente in superficie. Per questo motivo diventa più facile pescare anche i pesci di notevole stazza che in condizioni normali resterebbero in disparte.
La pesca sportiva è ripartita in Italia lo scorso 4 maggio, permettendo agli appassionati di tornare a pescare osservando però le norme di sicurezza e le limitazioni imposte dal Dpcm. I pescatori devono rispettare la distanza minima interpersonale e evitare assembramenti di qualsiasi tipo.
Escluse, per il momento, le gare: la pesca, come succede per altre discipline sportive, può essere praticata, a patto di svolgerla in solitaria evitando assembramenti.