Gli chef scendono in campo per la ricerca
Il match, in scena a Torino il 25 maggio, vedrà sfidarsi per una buona causa alcuni tra gli chef più premiati d'Italia
Qualche ora lontano dai fornelli per una buona causa: alcuni tra gli chef più premiati d’Italia scendono in campo, il 25 maggio, per una partita di calcio molto speciale.
“La partita del cuoco“, alla sua prima edizione, nasce infatti con l’intento di raccogliere fondi per la ricerca sul cancro. Il match farà da anteprima alla alla ormai storica ”Partita del cuore” tra la Nazionale cantanti e i Campioni per la ricerca in programma il 27. Anche per i ‘maghi’ della cucina la sfida calcistica sarà a Torino, ma allo stadio Sisport, con la regia di Slow Food e Gambero Rosso e offerte, libere, per la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro onlus di Candiolo (Torino).
Si tratterà di una partita in formato “ridotto” perché molti chef non hanno dimestichezza con il calcio: qualcuno non ha mai giocato prima, altri hanno candidamente ammesso di “detestare” lo sport. Tutti, ad ogni modo, hanno accettato di partecipare conoscendo lo scopo benefico dell’evento.
Chef, pasticceri, pizzaziolo e panettieri si alterneranno sul campo in due tempi da 20 minuti vestiti dallo sponsor tecnico Kappa: divisa rossa e pantaloncini neri per un team, divisa blu e pantaloncini bianchi per l’altro. A dare il calcio d’inizio “alla Ronaldo” sarà lo chef stellato Davide Scabin, da anni impegnato in ricerche legate alla disgeusia, disturbo caratterizzato dall’alterazione o dall’indebolimento della capacità di percepire gusti e sapori.
Hanno già dato l’adesione 45 chef. Tra gli altri ci sono Ugo Alciati del ristorante “Guido” di Fontanafredda, Nicola Batavia del “Birichin” di Torino, Nicola di Tarsia del “Nanetto” di Cuneo, Antonio Giovanniti di “Etiko”, Cesare Grandi de “La Limonaia”, Alessandro Mecca di “Spazio7”, Marco Miglioli del “Ristorante Carignano” del Grand Hotel Sitea, Santino Nicosia del “Garamond”, Guido Perino di “Casa Amelie”, Stefano Sforza di “Opera” e il suo secondo Claudio Lochiatto, e Claudio Vicina di “Casa Vicina”.
Lo spettacolo, qualunque sia l’esito del match, si annuncia unico nel suo genere, e la speranza è che riesca a catturare l’attenzione del pubblico così da poter proseguire anche nei prossimi anni. Visto il grande interesse che il mondo della gastronomia e quello del calcio suscitano da sempre negli Italiani, l’ipotesi è altamente probabile.