Gabii, l'area archeologica "restituita" alla città di Roma
L'area archeologica di Gabii, antica città del Latium Vetus alle porte di Roma, rinasce grazie a un progetto che prevede spettacoli e visite guidate
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L’antica città di Gabii rivive alle porte di Roma
Gabii fu un'antica città del Latium Vetus: situata al XII miglio della via Prenestina, collegava Roma a Praeneste. Secondo Dionigi di Alicarnasso, Gabii faceva parte della Lega Latina, l'assemblea dei prisci Latini che rappresentava l'alleanza delle città latine del Latium Vetus.
L’antica città di Gabii rivive alle porte di Roma
Ci sono due teorie legate all'origine di Gabii: per alcuni venne fondata dai Latini di Alba Longa, mentre secondo altri furono i fratelli Siculi Galatus e Bins a fondarla. Secondo la tradizione, Romolo e Remo sarebbero stati educati a Gabii, dove avrebbero imparato la scrittura. Nessun dubbio sulla funzione delle sue cave: fornivano un'eccellente pietra da costruzione, il lapis gabinus.
L’antica città di Gabii rivive alle porte di Roma
L'area archeologica di Gabii è immersa nella natura incontaminata a circa 20 minuti da Roma. Acquisita dallo Stato negli anni Ottanta per poi essere affidata alla Soprintendenza della Capitale, dopo quattro anni di lavoro è pronta a diventare un'attrazione culturale per cittadini e turisti. Tra i suoi 60 ettari sarà possibile compiere un itinerario che porta alla scoperta di meraviglie archeologiche come il Santuario di Giunone e le terme.
L’antica città di Gabii rivive alle porte di Roma
I primi scavi dell'area archeologica di Gabii risalgono al 1791: li condusse Gavin Hamilton, archeologo e scultore scozzese dopo aver ottenuto il permesso dal proprietario del tempo, il principe Marcantonio Borghese. Vennero trovate oltre 200 statue, 49 delle quali furono restaurate ed esposte nel museo Casina dell'Orologio di Villa Borghese, uno dei parchi più belli di Roma: il materiale venne successivamente acquistato da Napoleone e oggi è esposto al Louvre di Parigi.
L’antica città di Gabii rivive alle porte di Roma
Il Santuario di Giunone è una delle attrazioni più importanti dell'area archeologica di Gabii. Si tratta di un santuario a terrazza realizzato nel 150 avanti Cristo e dedicato alla dea Giunone. Ai giorni nostri sono arrivate le fondamenta: il santuario è stato costruito in lapis gabinus ed è circondato da un triplice porticus a forma di cavallo che comprendeva edifici e botteghe.
L’area archeologica di Gabii è al centro di un progetto che prevede spettacoli e visite guidate, laboratori per famiglie e un fitto calendario interdisciplinare e gratuito: un modo per “restituire” l’antica città del Latium Vetus a Roma. Nasce così il progetto “Gabiinsieme” che punta a valorizzare l’antica area archeologica della Prenestina, per coinvolgere i cittadini romani e i turisti.
Il progetto è stato realizzato dal Municipio Roma VI delle Torri, insieme con la Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti e Paesaggio, il Dipartimento di Storia, il Patrimonio Culturale, Formazione e società dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, presente nelle classifiche delle migliori università in Italia secondo il Ranking Education Around, e il sostegno del Progetto S.U.S.A, Smart Urban Sustainable Area.