Ladispoli, la fuga del leone è un caso: scambio di accuse
La fuga del leone del circo di Ladispoli è diventata un vero e proprio caso: scambio di accuse per quanto successo nella cittadine del litorale romano
Sta facendo discutere la fuga di Kimba, il leone che nella giornata di sabato 11 novembre 2023 si è allontanato dal circo di Ladispoli e si è aggirato a lungo per le strade della cittadina in provincia di Roma.
La fuga del leone ha diviso l’opinione pubblica e le istituzioni, creando un vero e proprio dibattito a suon di accuse: da una parte c’è chi punta il dito contro il circo, riaprendo la questione legata all’utilizzo degli animali per gli spettacoli; dall’altra c’è chi parla di sabotaggio della gabbia dove l’animale stava riposando.
Fuga del leone di Ladispoli: botta e risposta
“Ho trovato il lucchetto aperto e i leoni non sanno aprirlo – le parole di Rony Vassallo, il gestore del circo, riportate dal Corriere della Sera – Kimba sta bene e siamo felici che sia sano e salvo, è docile e abituato alle persone”. Su quanto accaduto, Vassallo ha precisato: “Ci sono le indagini in corso ma posso solo dire che i leoni non sanno aprire i lucchetti”.
Alle accuse degli animalisti il gestore del circo Rony Roller ha risposto così: “Sappiamo come trattarli, cresciamo insieme ai leoni, gli diamo i biberon. Questa è mancanza di conoscenza, possono venire con coraggio e intelligenza a vivere qualche giorno con noi e vedere come trattiamo gli animali”.
La fuga di Kimba ha scatenato le ire degli animalisti che hanno organizzato un sit-in davanti al circo: i manifestanti si sono riuniti in viale Mediterraneo con cartelli e striscioni per protestare contro l’attività circense dopo quanto successo nella giornata di sabato 11 novembre.
Numerosi i cartelli esposti davanti al circo mentre era già iniziato uno spettacolo all’interno dei tendoni: uno recitava “Animali schiavi per il vostro divertimento”, un altro “Gli animali nel circo non sono artisti ma vittime di abusi”.
La manifestazione ha conosciuto anche attimi di tensione: qualcuno avrebbe cercato di sfondare le barricate poste davanti al tendone del circo per scavalcarle e ci sarebbero stati diversi contatti tra gli agenti e i manifestanti.
Sull’episodio il sindaco di Ladispoli Alessandro Greco si è espresso in questi termini: “Spero che questo episodio possa smuovere qualche coscienza – si legge sull’ANSA – e che finalmente si possa mettere la parola fine allo sfruttamento degli animali nei circhi”.
Diverse le associazioni di animalisti che hanno manifestato il proprio dissenso di fronte a quanto accaduto a Ladispoli: l’Oipa auspica “l’introduzione di una legge che vieti i circhi con gli animali” nel rispetto del nuovo articolo 9 della Costituzione che “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni”.
Leone di Ladispoli: fuga e cattura
La fuga del leone di Ladispoli è durata qualche ora: nella giornata di sabato 11 novembre 2023 quando il leone, dopo essere scappato dal circo, si è aggirato per le strade di Ladispoli. La sua presenza non poteva passare di certo inosservata: in rete sono finiti molti filmati e molte foto che lo ritraevano in strada e davanti alle abitazioni.
L’animale si era aggirato a lungo nella cittadina del litorale romano, facendo scattare l’allarme tra gli abitanti, preoccupati per la presenza del felino. Per catturarlo è stato istituito in tempi brevi un centro logistico di comando e si sono mobilitate le forze dell’ordine e i vigili del fuoco.
Inizialmente era stato previsto anche l’intervento dei veterinari con pallottole anestetiche che avrebbero dovuto addormentare Kimba al fine di facilitarne il recupero, ma non è stato necessario. Dopo qualche ora di apprensione, il leone è stato catturato e preso in consegna dal personale del circo.