Una foca monaca è stata avvistata a largo di Brucoli
Lungo le coste della Sicilia orientale è stato avvistato un esemplare di foca monaca. È la seconda volta che l'avvistamento avviene in pochi mesi
Particolare avvistamento quello che hanno potuto filmare tre uomini a largo delle coste siciliane: durante un’uscita in barca hanno visto una foca monaca nuotare davanti di loro. La foca monaca è una delle 100 specie di mammiferi più minacciati al mondo e la sua presenza nei nostri mari è un ottimo segno.
Sicilia, avvistata una foca monaca al largo di Brucoli
Brucoli è un suggestivo villaggio di pescatori che fa parte del territorio comunale di Augusta, lungo la costa orientale della Sicilia. Questo borgo marinaro si trova a circa 40 km a nord di Siracusa e sorge su una suggestiva penisola che ospita numerose grotte e insenature. È proprio a largo di Brucoli che tre uomini, Enzo Viola, Giuseppe Catania e Umberto Fasone, mentre erano in barca hanno avvistato un esemplare di foca monaca.
Gli uomini sono riusciti a riprendere l’evento e hanno inviato il video dell’accaduto all’associazione Marecamp che svolge attività di ricerca, di divulgazione e di informazione sui nostri mari. Dal video che Marecamp ha poi condiviso sulla Pagina Facebook si può notare l’animale nuotare prima protendendo la testa dall’acqua poi immergendosi. Quella avvistata è una foca monaca (Monachus monachus) e già mesi alcuni mesi fa era avvenuto un primo avvistamento presso l’area di Marina Protetta Plemmirio sempre lungo la costa orientale di Siracusa.
All’epoca due ragazzi mentre facevano una camminata lungo la costa hanno avvistato il mammifero nuotare e data la particolarità dell’incontro hanno deciso di immortalare il tutto in dei video. La foca monaca, purtroppo, è un mammifero pinnipede da anni a rischio di estinzione. Per ora sembra che in natura ne restino all’incirca 500 esemplari. Nei nostri mari la foca monaca è stata avvistata altre volte anche a largo della costa Toscana. Un tempo la foca monaca veniva cacciata anche per le pelli e il grasso con il quale si realizzava l’olio.
Altri eccezionali animali avvistati nei nostri mari
Non è la prima volta che nelle acque dei nostri mari avvengono eccezionali avvistamenti. Risale a circa un mese la notizia che nella spiaggia di San Gregorio in Salento era comparso un raro esemplare di aguglia imperiale. Un pesce davvero raro che nuotava a pochi passi dalla costa. Non è stata questa, però, l’unica meraviglia che i nostri mari ci ha offerto ultimamente. A Badolato, in provincia di Catanzaro è stato avvistato uno squalo volpe lungo all’incirca tre metri.
In Puglia, in provincia di Brindisi, è stato ritrovato dai cittadini un esemplare davvero particolare: il Tremoctopus. Il Tremoctopus è un cefalopode metà polpo e metà seppia che è stato ripreso da un video poi consegnato agli esperti dell’Istituto Coispa Tecnologia & Ricerca di Bari e dell’Università di Cagliari per degli studi approfonditi.
Nel Mar Ligure, invece, è stata avvistata una tartaruga Liuto che è considerata la più grande del mondo, ed è davvero raro incontrarla nelle acque del Mediterraneo. Nelle acque al largo dell’Isola d’Elba, invece, è stato pescato un “pesce da record”: si tratta di una Perchia di quasi 850 grammi. Anche il mondo sottomarino sta cambiando velocemente in gran parte a causa del cambiamento climatico. Nel Mediterraneo, ad esempio, sono sempre più i pesci tropicali presenti.
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