Tra Firenze e Collodi: nei luoghi dove è nato Pinocchio
Tre giorni in Toscana alla scoperta dei luoghi legati a "Le Avventure di Pinocchio", celebre romanzo di Carlo Collodi amato da grandi e piccini
“Le avventure di Pinocchio – Storia di un burattino” è uno dei capisaldi della letteratura per ragazzi e il bambino bugiardo trasformato in un pupazzo di legno dal naso lungo è uno dei più amati souvenir simbolo dell’Italia nel mondo.
Se volete fare una vacanza diversa in Toscana, perché non ripercorrere le tracce di Pinocchio? In questo tour di 3 giorni perfetto per i vostri bambini, vi porteremo a riscoprire i luoghi dove ha vissuto il suo creatore Carlo Collodi, pseudonimo di Carlo Lorenzini, giornalista fiorentino dal cuore patriottico, e quelli che celebrano la sua opera!
Giorno 1 – Sulle tracce di Collodi, a Firenze
Iniziamo il nostro tour in Piazza del Mercato Centrale, a Firenze, all’ombra della scultura in bronzo di Pinocchio seduto su un grosso libro, realizzata nel 2006 dallo sculture Thomas Cecchi per volere della trattoria Zàzà.
Da qui, ad appena 100 metri a piedi, è facile raggiungere via Taddea 21, dove si trova la casa natale di Carlo Lorenzini, come segnalato dalla targa apposta.
Ci troviamo in quella che un tempo era un’area parecchio povera, dove risiedeva la servitù dei marchesi Ginori, potentissima famiglia nobiliare di Firenze. Difatti, il padre Domenico Lorenzini lavorava come cuoco presso casa Ginori mentre la madre Angelina Orzali era cameriera e sarta della marchesina Marianna Garzoni.
Carlo si spostò a Collodi presso una zia durante l’infanzia, ma visse principalmente a Firenze. Continuando su via Taddea, entriamo dunque in Via dei Ginori, dove possiamo incontrare un’altra targa dedicata a Lorenzini, quella posta su Palazzo Ginori, dove l’autore visse insieme al fratello Paolo e dove morì il 26 ottobre 1890. La targa fu messa in occasione del centenario dalla pubblicazione di Pinocchio e celebra l’impegno dello scrittore nell’educazione “dei ragazzi e degli uomini dell’Italia unita”.
Collodi frequentò anche il Caffè Michelangiolo, caffè letterario che fu salotto di importantissimi esponenti dell’Ottocento, come i pittori del movimento dei Macchiaioli. Oggi del caffè sopravvive solo una targa commemorativa, posta al numero 21 di Via Cavour.
Infine, per chi volesse, è possibile visitare la cappella della famiglia Lorenzini e la tomba di Collodi al cimitero di San Miniato del Monte, nei pressi del celeberrimo Piazzale Michelangelo. La cui vista sarà un’ottima cartolina per chiudere la nostra prima giornata a Firenze.
Da non perdere:
- Statua di Pinocchio al Mercato Centrale
- Casa Natale di Collodi
- Palazzo dei Ginori
- Piazzale Michelangelo
Giorno 2 – I luoghi d’ispirazione
Se abbiamo ripercorso la vita di Collodi, per questo secondo giorno ripercorriamo i luoghi che hanno ispirato la sua opera.
Spostiamoci alle porte di Sesto Fiorentino, dove si trova Villa il Bel Riposo.
Qui abitava il fratello Paolo quand’era dirigente della Manifattura Ginori di Doccia, e Carlo vi soggiornò sul finire degli anni ’70 dell’Ottocento. Proprio nelle vie tra Sesto, Castello, e Peretola, Carlo trovò ispirazione per molti dei luoghi di cui scrisse in Pinocchio. Oggi sono organizzati dal percorso “Sulle Tracce di Pinocchio” in 12 tappe percorribili a piedi.
Segnalate da cartelloni esplicativi, le 12 tappe si dividono in 3 itinerari separati. Il primo è una passeggiata tra le vie della frazione di Castello, dove potremo ripercorrere la Via del Paese per raggiungere la Scuola di Pinocchio, trovare il punto in cui fu la Casa di Mastro Ciliegia e la Grande Quercia.
Per il secondo itinerario spostiamoci a Sesto Fiorentino, dove potremmo visitare il Paese dei Balocchi, corrispondente alla fiera estiva di Piazza Vittorio Veneto, un tempo raggiungibile in corriere trainate da ciuchi, proprio come quella che presero Pinocchio e Lucignolo. Qui ci sono anche il Teatro del Ciuchino, dove fu il Teatro Niccolini, e l’Osteria del Gambero Rosso.
Concludiamo la passeggiata nei giardini della Villa di Colonnata, ovvero il Campo dei Miracoli. A questo luogo è legato l’episodio dei cinque zecchini. Difatti, pare che un operaio vi trovò un sacchetto di monete nel terreno, quasi fosse “nato dalla terra”, e lo consegnò ai suoi padroni. Che abbia ispirato un certo gatto e una certa volpe?
Ultimo itinerario, quello di Peretola. Qui in Piazza Garibaldi, si esibiva Mangiafuoco, come tanti artisti di strada prima di lui. E il mare su cui si affaccia? Non è altro che l’acquitrino dell’Osmannoro!
Da Peretola sarà semplice tornare a Sesto Fiorentino e concludere questa “caccia al tesoro” tra i luoghi di Pinocchio.
Da non perdere:
- Castello e i luoghi dell’infanzia di Pinocchio
- Sesto Fiorentino e la Villa di Colonnata
- Peretola
Giorno 3 – Sulle tracce di Pinocchio a Collodi
Carlo Lorenzini venne detto “il Collodi” per via di un piccolo borgo medievale arroccato su una collinetta, che diede i natali alla madre Angelina e che lo ospitò durante l’infanzia.
Ed è proprio qui che passeremo l’ultimo giorno del nostro tour sulle tracce di Pinocchio. Frazione di Pescia, in provincia di Pistoia, Collodi può essere raggiunta facilmente in auto o in treno (regionale Firenze – Lucca, fermata Pescia) in poco più di un’ora.
Il borgo ospita il Parco di Pinocchio, parco commemorativo dal fascino d’altri tempi, fondato nel 1956 a seguito del settantesimo anniversario della pubblicazione del libro.
Il parco è un vero e proprio “percorso monumentale”, con ben 21 sculture in bronzo e acciaio opera di artisti del Novecento dedicati ai personaggi e ai luoghi del romanzo di Collodi.
Qui sono custodite giostre d’epoca risalenti agli anni Cinquanta, che richiamano quelle del Paese dei Balocchi, e il Teatro dei Burattini, dove vengono riprodotti gli episodi più celebri del romanzo. Ultimo arrivato il Parco Avventura, che tra ponti tibetani e lanci sul fiume potrà intrattenere anche i bimbi più scatenati. Completa la visita il Museo di Pinocchio, percorso ludico-culturale attraverso l’evoluzione della storia del burattino più famoso d’Italia e delle sue rappresentazioni.
Una volta a Collodi, non lasciatevi scappare gli splendidi Giardini di Villa Garzoni, residenza lucchese seicentesca che ospita un grande parco con pavoni, cigni, carpe e persino una casa delle farfalle che farà la gioia dei vostri bambini! Seppur non direttamente legata all’autore di Pinocchio, a Villa Garzoni lavorò la madre di Carlo e qui conobbe il suo futuro marito Domenico.
È possibile visitare sia il Parco di Pinocchio che i Giardini di Villa Garzoni con un biglietto unico cumulativo.
Da non perdere:
- Parco di Pinocchio
- Giardini di Villa Garzoni.