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Arte & Cultura

Una famiglia italiana trova un "Picasso" in cantina: quanto vale

Una famiglia italiana si è ritrovata tra le mani un quadro di Picasso intitolato "Buste de Femme Dora Maar": quanto vale il dipinto autenticato

Pubblicato:

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Una famiglia italiana si è ritrovata in casa un quadro di Picasso: comprato quasi cinquant’anni fa, adesso varrebbe milioni di euro.

Quadro di Picasso nel salotto di una famiglia italiana: quanto vale

Il quadro in questione si chiama “Buste de Femme Dora Maar”: trovato da un rigattiere nella cantina di una villa di Capri, è rimasto appeso per mezzo secolo nel salotto dell’abitazione della sua famiglia, a Pompei.

Negli anni Sessanta Luigi Lo Russo, rigattiere sull’isola di Capri, acquistò un dipinto senza immaginare che si trattasse di un’opera del celebre artista spagnolo.

Per anni il quadro che ritrae Dora Maar, una delle muse del pittore, è rimasto sul muro del salotto dell’abitazione di famiglia a Pompei: solo recentemente, dopo anni di dubbi sulla sua autenticità, il quadro è stato attribuito a Picasso in seguito a una perizia incaricata da parte del Tribunale di Milano e varrebbe 6 milioni di euro.

Come riferito dai possessori ai microfoni di ‘Ansa’, il dipinto non è in vendita: al momento è custodito in un caveau di Milano e una perizia accurata ha stabilito che si tratterebbe effettivamente di un Picasso.

Andrea Lo Russo, il proprietario dell’opera, ha raccontato: “Quel quadro è un pezzo della famiglia Lo Russo di Pompei e non si vende. Stiamo cercando solo una valutazione, ma non lo vendiamo, perché questa era la volontà di mio padre che non c’è più”.

Per anni i proprietari hanno svolto ricerche per capire se il quadro fosse autentico, senza mai arrendersi: “Pur essendo profano in materia, ho capito che in questo mondo ci si muove solo se si hanno i giusti contatti. Anni fa chiusi consiglio al professor Vittorio Sgarbi che mi disse di andare avanti, di non arrendermi.

Se le dicono che il suo quadro è falso, chieda che lo mettano per iscritto. Vedrà che nessuno lo farà, perché non c’è in giro chi davvero capisca Picasso. Sappia che tenteranno in tutti i modi di impedire a questa opera di entrare nel catalogo delle opere di Picasso, perché le altre perderebbero di valore. Ce n’è un altro molto simile, non uguale, ma simile. Ora si dovrebbe stabilire quale è stato dipinto prima, perché quello avrebbe maggior valore e io credo sia proprio questo”.

Lo Russo ha ribadito che non ha alcuna intenzione di vendere il prezioso dipinto di Picasso: “Aspiriamo a farlo valutare, questo sì. E, soprattutto, vogliamo che si attesti una volta per tutte la verità sull’origine del quadro”.

L’autenticità del dipinto

Il proprietario del quadro di Picasso, in merito alla sua origine, ha spiegato che c’è l’attestazione di un Tribunale al quale la Fondazione Picasso dovrà rispondere per iscritto.

Dopo decenni di dubbi e tentativi di autenticazione, il quadro è stato attribuito a Picasso grazie a una perizia condotta dalla grafologa forense Cinzia Altiero, incaricata dal Tribunale di Milano.

L’esperta ha scritto: “La sottoscrizione dicente Picasso sul fronte del dipinto originale Buste de Femme ritratto di Dora Maar è autografa e riconducibile alla mano del maestro mentre non vi è alcuna evidenza che ne dimostri la natura apocrifa”.

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