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"Riccione non è sicura": Facchinetti come Emis Killa

Nuova polemica su Riccione: dopo Emis Killa, anche Francesco Facchinetti ha parlato dei problemi di sicurezza della località della Riviere Romagnola

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Proseguono le polemiche legate alla sicurezza di Riccione, inserita nella classifica delle località con le migliori spiagge d’Italia secondo il National Geographic.

Nei giorni scorsi il rapper Emis Killa aveva pubblicato un tweet molto duro nei confronti di Riccione, definendola una città per niente sicura. Lo stesso ha fatto Francesco Facchinetti con un duro sfogo sui social.

Riccione non sicura: lo sfogo di Francesco Facchinetti

“Chi dice che è una città sicura dice una bugia – ha dichiarato Facchinetti – Non ci sono controlli. Potrebbero portarti via qualunque cosa in questo posto, io ho il diritto di andare in giro anche con un lingotto d’oro in mano, questo non giustifica che debba essere rapinato”

Facchinetti si è rivolto anche a Claudio Cecchetto, attuale consigliere comunale di Riccione: “Fai qualcosa tu, lo so che stai facendo di tutto per rimettere in piedi questa cittadina. Ridacci la Riccione di una volta, quando era meglio di Ibiza. Adesso, invece, non vale nemmeno l’unghia di Ibiza”.

Lo sfogo di Facchinetti sui social ha creato un acceso dibattito tra i suoi follower. Molti gli danno ragione, ma sono tanti gli utenti che hanno criticato le esternazioni dell’artista figlio d’arte. Lo stesso Facchinetti ha risposto così alle critiche:

“Dopo il mio sfogo dei giorni scorsi in cui dicevo che l’Italia non è un Paese sicuro, è successo esattamente quello che pensavo – ha dichiarato Facchinetti tramite le storie di Instagram – L’Italia è un Paese pieno di ignoranti, nel senso che ignorano la realtà, perché dire Roma non è una città sicura, Milano non è una città sicura, Riccione non è una città sicura, non vuol dire che mi fa schifo Milano, Roma o Riccione.

Ho passato più di vent’anni della mia vita a Riccione, è stato il posto dove più mi sono divertito, lì ho portato i miei figli un sacco di volte. Analizzando la situazione e dicendo la realtà bisogna ammettere che siamo in un Paese non sicuro, chi sostiene il contrario è un folle. Alla fine chi ci va di mezzo sono i cittadini che vanno in un posto credendo di trovare una cosa e ne trovano un’altra.

Se su cento persone che vanno a Riccione o Milano, a novantotto va tutto bene ma due vengono rapinati e subiscono un furto, c’è qualcosa che non va. Con le imposizioni fiscali che abbiamo nel nostro Paese, tutti si devono sentire sicuri, tutti devono avere una sensazione di sicurezza. Non voglio denigrare Rimini, Riccione, Milano, Firenze, ma sto solo dicendo che l’Italia non è un Paese sicuro! E’ il più bello del mondo ma non è sicuro, sostenere l’opposto è follia”.

Il “caso” Riccione: il tweet polemico di Emis Killa

Le parole di Francesco Facchinetti seguono la polemica scatenata da Emis Killa riguardo la sicurezza della località della Riviera Romagnola: il rapper, il 21 agosto, aveva pubblicato un tweet in cui criticava aspramente Riccione, indicata come una località non sicura:

“Riccione è diventata Marsiglia comunque – si legge sul tweet di Emis Killa – Una volta i giovani andavamo li a divertirsi, le famiglie anche. Ora dopo le 18:00 se sei un bravo ragazzo devi avere paura a farti una passeggiata sul lungomare. Le manganellate nelle ginocchia ci vogliono”.

Alle parole di Emis Killa è seguita la risposta degli albergatori di Riccione tramite Bruno Bianchini di Federalberghi che interpellato dal Corriere della Sera, ha dichiarato: “Quella di Emis Killa è un’immagine che non corrisponde alla realtà, ma è quella che passa agli occhi delle persone”.

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