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Elon Musk e la casa in Toscana: scoppia il caso Bibbiano

Pare Elon Musk voglia acquistare una proprietà in Toscana, ma la notizia ha fatto nascere un malinteso tra le proprietà davvero nel suo mirino

Pubblicato:

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Elon Musk, uno degli imprenditori più influenti del nostro tempo, continua a far parlare di sé, non solo per le sue rivoluzionarie iniziative, ma anche per i suoi interessi sempre più marcati verso l’Italia. Fondatore di Tesla, SpaceX e Neuralink, Musk ha costruito una carriera che spazia dalla mobilità elettrica alla conquista dello spazio, fino all’intelligenza artificiale. Con un patrimonio che lo posiziona costantemente tra gli uomini più ricchi del pianeta, è noto per le sue visioni futuristiche e le sue scelte controcorrente. Negli ultimi anni, il legame tra Musk e l’Italia si è consolidato. Tra visite al nostro Paese, collaborazioni con aziende italiane e dichiarazioni d’amore per la cultura e la cucina nostrana, il magnate sembra aver trovato in Italia un nuovo mercato. Da tempo diverse indiscrezioni suggeriscono che Musk stia valutando di acquistare una proprietà di prestigio in Toscana. Negli ultimi giorni, però, il susseguirsi di notizie sul caso ha fatto nascere anche una confusione attorno alle proprietà che sarebbero nel suo mirino.

L’interesse di Musk per una proprietà in Toscana fa nascere un caso

Le voci sull’interesse di Elon Musk per una proprietà in Toscana hanno scatenato un vero e proprio caso mediatico, soprattutto per la confusione nata attorno al nome “Bibbiano”. Secondo alcune indiscrezioni, Musk starebbe considerando l’acquisto del Castello di Bibbiano, situato appunto nella frazione Bibbiano del comune di Buonconvento, in provincia di Siena. Tuttavia, questa notizia ha creato una sovrapposizione con un’altra celebre proprietà, la Tenuta di Bibbiano, che si trova invece a Castellina in Chianti, nel cuore della zona del Chianti Classico.

La proprietà della Tenuta rispondendo alle numerose richieste di chiarimento ricevute negli ultimi giorni ha dichiarato che non ci sono stati contatti con Musk e non ci sarebbe nemmeno l’interesse di vendere. Tommaso Marrocchesi Marzi, proprietario della Tenuta di Bibbiano, ha deciso di intervenire per chiarire la situazione e le sue parole sono state riprese da ‘Gambero Rosso’: “È opportuno sottolineare che Tenuta di Bibbiano si trova nell’omonima località di Castellina in Chianti, nel Chianti Classico e, quindi, non ha nulla a che vedere con l’eventuale interesse da parte del signor Musk per un castello nella frazione Bibbiano del comune di Buonconvento in provincia di Siena.”

L’altra proprietà nel mirino di Elon Musk

Tra le altre proprietà che potrebbero essere nel mirino di Elon Musk figura anche il Castello di Montepò, una villa-fortezza con quasi mille anni di storia situata nella Maremma toscana. Attualmente di proprietà di Jacopo Biondi Santi, rinomato produttore di vini, il castello è circondato da un’azienda agricola di 600 ettari, con quasi 50 ettari di vigneti. Il Castello di Montepò è famoso per il suo Brunello di Montalcino, un simbolo dell’eccellenza vitivinicola italiana. Si tratterebbe di una scelta particolarmente prestigiosa per Musk, che potrebbe vedere nella proprietà un connubio perfetto tra tradizione e innovazione.

In un momento storico che vede gli affari di Elon Musk aumentare sempre più in Italia, l’acquisto del Castello di Montepò potrebbe trasformarsi in un progetto innovativo che unisce tradizione vitivinicola e tecnologia. Un elemento interessante, infatti, che collega il magnate americano al Castello di Montepò è una visione condivisa dell’innovazione. Nel 2004, Jacopo Biondi Santi aveva proposto un’idea all’avanguardia: una viticoltura guidata dai satelliti. Questa intuizione, apparentemente visionaria per l’epoca, oggi potrebbe essere concretizzata da Musk. Grazie a Starlink, il sistema di satelliti per la connessione a banda larga sviluppato da SpaceX, l’idea potrebbe davvero diventare realtà.

 

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