Crazy Pizza di Briatore apre a Torino ma è già polemica: lo sfogo
È ormai confermato da tempo che la famosa catena di Briatore, Crazy Pizza, aprirà un nuovo locale a Torino ma la notizia ha causato alcune polemiche
Torino si prepara ad accogliere una nuova apertura destinata a far discutere: Crazy Pizza, il discusso brand di ristorazione fondato da Flavio Briatore, sbarcherà nel cuore della città, tra DJ set, pizze sottilissime e ingredienti di lusso come caviale e tartufo. L’imminente apertura è già stata annunciata ma anche questa volta non sono mancate le polemiche, in particolare legate ai prezzi elevati del menù.
Lo sfogo di Flavio Briatore: “Non è una pizzeria, è un’esperienza”
Dopo aver lasciato la gestione del Twiga a Leonardo Del Vecchio, Briatore ha dichiarato di voler concentrare le sue energie sulla Formula 1 e sullo sviluppo internazionale di Crazy Pizza. La sua ambizione, dichiarata pubblicamente, è di arrivare entro fine 2025 ad almeno 55-60 ristoranti nel mondo. Crazy Pizza, quindi, negli ultimi due anni il marchio si è espanso rapidamente aprendo locali a Roma, Napoli, Forte dei Marmi ma anche a Varazze, in Liguria.
Ma spesso con una nuova apertura del brand sembra sorgere un caso mediatico, e Torino non fa eccezione. Come già avvenuto in altre città, la critica si è concentrata soprattutto su un punto: una Margherita può costare davvero 20 euro? La risposta di Briatore non si è fatta attendere. L’imprenditore ha replicato con un video pubblicato su Instagram, in cui ha letto a voce alta alcuni titoli di articoli di giornale che mettevano in discussione l’appropriatezza di Crazy Pizza per Torino. In particolare, ha risposto al ‘Corriere della Sera’, che aveva titolato: “Flavio Briatore aprirà un Crazy Pizza a Torino. Ma siamo davvero una città da Margherita a 20 euro?”
Nel video Briatore si mostra mentre scorre articoli su un tablet e risponde senza peli sulla lingua: “Chi scrive non è mai uscito da Torino. Lasciamo giudicare ai torinesi se Crazy Pizza andrà bene o male. Che poi, precisiamo: non è una pizzeria. È un’esperienza”. Le parole, poi, non sono sempre diplomatiche: “Lasciateli perdere questi giornalisti…Se non serve Crazy Pizza, non servono nemmeno loro.” Infine, un ultimo affondo: “Noi, a differenza di chi scrive, daremo lavoro a 25-30 persone a Torino. Quindi lasciateci lavorare e vediamo come andrà”. Un messaggio chiaro che ribadisce il suo modo diretto di affrontare le critiche.
Crazy Pizza a Torino: apertura imminente nel cuore della città
Il nuovo Crazy Pizza Torino pare sorgerà in via Pietro Micca 1, nella storica sede della boutique Massanova, a pochi passi da piazza Castello, tra Palazzo Madama e il Teatro Regio. Un’area centrale e prestigiosa, sede di eventi culturali e punto di passaggio di migliaia di torinesi ogni giorno. Secondo quanto trapelato, il locale si svilupperà su più piani, parte dei quali sotto i portici di via Viotti, garantendo spazi ampi per accogliere la clientela e ospitare le ormai note performance live con DJ e personale di sala acrobatico.
Sul sito ufficiale di Crazy Pizza, accanto alla voce “Torino”, campeggia un “Coming Soon” che lascia intendere un’apertura ormai imminente, anche se una data ufficiale non è stata ancora comunicata. Il concept rimane lo stesso: ingredienti premium, pizze sottili lavorate a vista, cocktail raffinati, musica dal vivo e un ambiente che mescola atmosfera glamour e intrattenimento. Una strategia che continua a far discutere, soprattutto in città come Torino dove la tradizione gastronomica è forte.