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Costa Rei, dalla spiaggia in Sardegna spunta un antico lastricato

Nei pressi dello Scoglio di Peppino, dove si dipana una delle più belle spiagge della Sardegna, è riemerso un antico lastricato: di cosa si tratta?

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Passeggiando sulla battigia, alcuni bagnanti si sono accorti che dalla sabbia stava riemergendo qualcosa: le autorità competenti, immediatamente allertate, hanno scoperto che si tratta di un antico lastricato, forse di grandissimo valore storico. Tutto ciò accade in Sardegna, lungo uno dei litorali più belli e incontaminati della costa sud-orientale. Il ritrovamento è avvenuto a Costa Rei, nei pressi della splendida spiaggia dello Scoglio di Peppino, all’interno del territorio di Muravera. E già si parla dei provvedimenti da adottare per preservare questo piccolo frammento di storia che è appena tornato a fare capolino.

Sardegna, trovato un antico lastricato

Il litorale sardo torna a regalarci una sorpresa incredibile: nel comune di Muravera, piccolo villaggio del Sud Sardegna, è stato trovato un lastricato in pietra arenaria che, probabilmente, appartiene ad un’epoca molto antica. Lo hanno individuato per primi alcuni bagnanti che stavano passeggiando lungo la spiaggia dello Scoglio di Peppino, un’area già censita per il suo valore archeologico. “La presenza del lastricato ci è stata segnalata da diversi cittadini” – ha spiegato Fabio Piras, assessore comunale all’ambiente.

La Capitaneria di Porto, la Soprintendenza Archeologica e le Belle Arti sono state subito allertate affinché mettessero in sicurezza la zona e studiassero i resti appena riemersi dalla sabbia, in modo da capire quali provvedimenti adottare per preservarli. Non è chiaro, infatti, il valore della pavimentazione che è stata rinvenuta: potrebbe rappresentare tutto ciò che resta di un antico porto, e forse contribuire a scrivere un nuovo tassello della storia di questa regione del sud-est della Sardegna, il Sarrabus.

La forte presenza turistica nella zona, che è caratterizzata da spiagge bellissime e natura incontaminata, richiederà probabilmente un intervento cautelativo per evitare che le antiche pietre arenarie possano essere accidentalmente danneggiate. “Faremo delle precise richieste agli enti competenti, se il lastricato emerso dovesse rivelarsi importante dal punto di vista storico e archeologico chiederemo che venga limitato il numero dei bagnanti che possono accedere alla zona” – ha annunciato il sindaco Salvatore Piu.

Le spiagge a numero chiuso in Italia

Quelladello Scoglio di Peppino potrebbe dunque diventare una spiaggia a numero chiuso, proprio ad un passo dall’inizio della nuova stagione balneare. Si tratta di un provvedimento importante, volto a tutelare quello che, a prima vista, sembrerebbe essere un prezioso patrimonio archeologico. D’altra parte, non sarebbe certo l’unico arenile della zona ad aver adottato misure di questo tipo – sebbene per motivi diversi. Una è la splendida spiaggia di Punta Molentis, che per proteggere il suo paesaggio incontaminato ha optato per l’accesso dei bagnanti dietro prenotazione, con pagamento di un ticket.

In Italia ci sono moltissime spiagge a numero chiuso, che da una parte tutelano l’ambiente e dall’altra il diritto dei turisti di vivere un’esperienza più rilassante, senza doversi contendere un minuscolo angolo di sabbia con centinaia di altri bagnanti. Una delle più famose si trova proprio in Sardegna, ed è la spiaggia della Pelosa di Stintino, un’oasi paradisiaca affacciata sul Golfo dell’Asinara: accoglie solamente 1.500 persone al giorno, ed è obbligatorio prenotare in anticipo. Altre spiagge famose ad accesso limitato sono Cala Violina, in Toscana, e la Baia del Silenzio, in Liguria.

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