Giorni di polemiche stanno interessando la città di Varese a causa dell’organizzazione di un evento di coursing che avrebbe dovuto coinvolgere diversi levrieri.

L’ippodromo di Varese annulla l’evento di coursing

Era previsto per sabato 16 luglio un particolare evento presso l’ippodromo Le Bettole di Varese. Qui il programma di corse dei cavalli avrebbe dovuto essere intervallato da varie dimostrazioni di coursing di levrieri. Il coursing è una disciplina sportiva che simula la caccia e sabato avrebbe dovuto esserci una dimostrazione di questa attività, ma le proteste degli ambientalisti hanno fermato tutto. In particolare in quest’occasione avrebbero dovuto correre levrieri afgani, russi, persiani e italiani.

Tra i primi ad opporsi a questo evento c’è la Lega nazionale per la difesa del cane (LNDC), che coordina il canile municipale. L’associazione ha scritto nella pagina Instagram e in quella Facebook “Canile di Varese”: “Chiediamo alla cittadinanza di non partecipare a questo evento. Come LNDC, sempre attenti al benessere animale, stiamo già facendo le dovute verifiche affinché queste manifestazioni non rechino danno a nessun cane e siamo altresì in contatto con le principali associazioni per coordinare le nostre azioni e comunicati stampa che seguiranno nei prossimi giorni”.

Le parole di LNDC hanno avuto l’appoggio di molti cittadini che erano contrari all’evento. Per questo motivo gli organizzatori hanno deciso di annullare la dimostrazione di coursing prevista per sabato. Anche l’ippodromo di Varese ha riportato tramite la pagina Facebook la propria posizione: “Tuttavia, poiché l’attività di rilancio dell’Ippodromo di Varese e delle attività collegate è pensata primariamente per il coinvolgimento e la soddisfazione della cittadinanza, l’annullamento della dimostrazione in questione è un segno di apertura e disponibilità verso i cittadini tutti, perché possano sentirsi parte di questo progetto e portare un contributo costruttivo e di crescita.”

Secondo gli organizzatori l’essenza dell’evento è stata totalmente distorta, dato che era stata programmata una dimostrazione e non una corsa. L’unico obiettivo degli organizzatori era quello di esporre al pubblico un’attività ancora poco conosciuta in Italia.

Cos’è il “coursing”

Sebbene non sia molto conosciuto il “coursing” è una disciplina antichissima che coinvolge cani come i levrieri. Il “coursing”  ricrea in campo aperto l’attività della caccia a vista: i cani sono impegnati in coppie ad inseguire un fantoccio che imita la preda, detta zimbello, correndo su un percorso privo di ostacoli e di pericoli. I giudici osservano la dimostrazione e giudicano parametri come la velocità, l’ardore, l’intelligenza, la destrezza e la resistenza e a ciascuno di questi viene assegnato un punteggio. Il percorso che i cani devono compiere è lungo all’incirca 200 metri, e secondo chi supporta il coursing, questa è una disciplina amatoriale organizzata per far divertire il cane e non per sfruttamento. Secondo gli animalisti, invece, il coursing è un’attività che andrebbe bannata dato che i levrieri sono animali predisposti alla corsa ad alta velocità ma non amano di  farlo in un tracciato cercando di rincorrere una finta preda che nella maggior parte dei casi non riusciranno a raggiungere

Anche per questo LNDC ha da poco depositato un ricorso al Tar di Venezia per opporsi alla costruzione dell’impianto di coursing per levrieri che  è in fase di realizzazione in provincia di Treviso. In Italia, per ora le regole sulle manifestazioni con i cani sono chiare: le scommesse sono vietate mentre le corse amatoriali regolamentate dall’Enci (Ente nazionale cinofilia italiana) sono permesse.